31 LUGLIO SCIOPERO NAZIONALE PARASTATO

In allegato la locandina

Nazionale -

 

Nella sua recente apparizione alla trasmissione televisiva Omnibus Estate su La 7, il Ministro Brunetta, non senza qualche rilevante contraddizione, ha lanciato una pesantissima accusa a CGIL,CISL,UIL  affermando che la causa del bassissimo livello raggiunto dalle retribuzioni dei lavoratori dipendenti (pubblici e privati) discende dallo scambio che le citate OO.SS. hanno perseguito negli ultimi quindici anni, garantendo il controllo sulle rivendicazioni salariali per ottenere spazi sempre più ampi di potere e di gestione politica (vedi fra tutte la gestione dei Fondi Pensione e lo scippo del TFR).

 

Un’affermazione gravissima che tuttavia non ha fatto registrare alcuna smentita da parte degli interessati.

 

La smentita di CGIL,CISL,UIL è invece arrivata immediatamente rispetto ad alcuni articoli di giornale, (il Messaggero del 24/7) nei quali si affermava la loro piena disponibilità  a discutere di tutto, anche di come ridurre i fondi per i premi incentivanti dei dipendenti pubblici previsti dal Decreto 112, purchè il Governo,  o per meglio dire lo stesso Presidente del Consiglio, fosse disponibile ad un incontro.

 

La smentita tuttavia non ha retto che poche ore, ed il giorno successivo l’Adnkronos lancia la notizia che il tavolo previsto all’ARAN per il giorno 29 sul rinnovo del contratto del pubblico impiego viene spostato al 30, il giorno prima dello sciopero nazionale indetto dalla RdB P.I. per il Comparto Enti Pubblici, per  consentire preventivamente l’incontro tra il Governo e le  cosiddette parti sociali, confermando quindi quanto sostenuto dal Messaggero.

 

Di fatto  Governo e Confederali si trovano in gravissima difficoltà.

 

Il Governo, sbugiardandosi su  tutta la linea, approva alla Camera il Decreto 112 che mette le mani in tasca dei dipendenti pubblici, tagliando una quota rilevantissima di retribuzione, ed istituzionalizza il precariato, risolvendo così il problema delle 300.000 polpette avvelenate con cui Brunetta definiva i precari della Pubblica Amministrazione.

 

CGIL,CISL,UIL, pronti alla revisione triennale del Contratto ed al suo progressivo svuotamento, non riescono a spiegare ai loro stessi iscritti come sia possibile offrire tanta disponibilità, già del resto ampiamente sottoscritta con la firma del Memorandum, ed andare contemporaneamente ad un rinnovo contrattuale totalmente in perdita,  nel quale gli aumenti non coprono né il vertiginoso costo della vita né tanto meno i tagli  decisi dal Decreto 112, figuriamoci la precarietà.

 

Altro che smentita, al di là di qualche fiaccolata, CGIL,CISL,UIL hanno di fatto ignorato la protesta, scegliendo ancora una volta il terreno della Concertazione e dello scambio politico  degli incontri al vertice, messo sotto accusa paradossalmente proprio dal Ministro Brunetta.

 

L’accordo è già pronto: riduzione delle risorse destinate all’incentivo che dovranno essere destinate solo “ai migliori”secondo la logica già ampiamente decisa nel Memorandum e sottoscritto con  il Governo Prodi; introduzione di sistemi di misurazione  che verranno definiti dalla Funzione Pubblica grazie agli esperti chiamati dal Ministro Brunetta, cosi come riportato nel suo Piano Industriale; modifica dell’assetto contrattuale per passare  dal Biennio al Triennio economico; recupero della differenza sulla definizione dell’inflazione programmata tra 1,7% stabilito dal Governo Berlusconi ed il precedente valore fissato all’1.9%, concordato con il Governo Prodi; riorganizzazione degli Enti Previdenziali secondo l’Avviso comune sottoscritto da GCIL,CISL,UIL con Confindustria; apertura del confronto sulle materie da riservare alla contrattazione e quelle da vincolare a dispositivi di legge, secondo il Disegno di Legge Delega già predisposto dal Ministro.

          

Mentre CGIL,CISL,UIL hanno scelto di praticare la lotta confrontandosi su questa piattaforma, seduti nelle comode poltrone di Palazzo Chigi od in quelle messe a disposizione da tutti i canali televisivi, piuttosto che rispondere alla richiesta di iniziative vere di lotta provenienti dai lavoratori,  la RdB ha invece scelto di continuare ad ascoltare ed organizzare la protesta .

 

Dopo lo sciopero delle Agenzie Fiscali e le grandi manifestazioni del 16 luglio sotto il Parlamento ed in tutta Italia, ignorate dai mezzi di informazione ma registrate con preoccupazione dallo stesso Governo, la RdB P.I. ha deciso di proseguire nella lotta ed ha proclamato lo sciopero nazionale del Comparto Enti Pubblici per il giorno 31 luglio, al quale associare preventivamente assemblee su tutti i posti di lavoro.

 

L’obbiettivo è chiaro, bloccare tutti gli uffici per l’intera giornata ed informare tutti i cittadini su quanto sta avvenendo in questi giorni dietro lo schermo dei dipendenti fannulloni, con il taglio delle retribuzioni e  lo smantellamento di un intero sistema sociale, istruzione, sanità, pensioni,  in favore di logiche speculative e di mercato, senza per altro affrontare veramente i più veri e gravi problemi del funzionamento dei servizi  pubblici, utilizzando la grancassa dei mezzi di informazione pronti a spacciare per buona anche l’ultima bufala del Ministro in merito alle assenze, facendo riferimento ad un “effetto Brunetta” rispetto ai dati di rilevazione degli ultimi due mesi, ovvero prima che la circolare dello stesso Brunetta fosse stata scritta.  Ma come si sa “tutto fa brodo!”.

 

 

Per quanto si sta profilando la RdB ritiene necessario mantenere alto il livello dello scontro e della mobilitazione proprio in  questo momento ed invita pertanto tutti i lavoratori ad una partecipazione in massa allo sciopero del 31 Luglio, per impedire come al solito accordi a ribasso.

 

 

 

RdB Cub Pubblico Impiego

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