LA RdB-USB NON FIRMA IL CONTRATTO INTEGRATIVO 2010

Comunicato n. 60/10

In allegato l'IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE INTEGRATIVO 2010

 

Nazionale -

 

Un accordo che dà solo 10 euro al popolo, portando a € 90 mensili l’anticipo dell’incentivo e, per il resto, ancora indennità a gogò.

Si sono inventati un compenso mensile di € 255,00 da riconoscere ad un autista incaricato di coordinare il parco macchine dell’Istituto. Siamo al teatro dell’assurdo. Da una parte l’amministrazione insegue le parole d’ordine del ministro Brunetta su performance e meritocrazia, dall’altra estrae dal cappello a cilindro l’ennesima, inutile, clientelare indennità, mentre lo stesso ministro Brunetta invita a ridurre, se non abolire, le auto di servizio. Bella coerenza! Tanto a pagare non sono i dirigenti che vengono scarrozzati in lungo e in largo mentre sono in carica (salvo poi prendere la metropolitana quando vanno in pensione!!!), a pagare è il Fondo dei lavoratori delle aree A-B-C e, quindi, ciascuno di noi.

Per la direzione generale, e un domani per le sedi regionali, sono previsti incarichi di “elevata responsabilità” da assegnare ai livelli apicali dell’area C. Secondo voi chi pagherà queste altre inutili e clientelari indennità? Bravi, stavolta l’avete capito da soli. Lo stesso sospetto lo abbiamo per l’indennità dei responsabili di agenzia complessa, visto che nel bilancio dell’Ente non appare un apposito capitolo di spesa per remunerare tale compenso.

E’ stata aumentata anche l’indennità degli “analisti d’amministrazione” (stanno solo in direzione generale…) fissandola allo stesso importo complessivo riconosciuto al responsabile di linea di prodotto/servizio (il vecchio capo processo per intenderci).

Non parliamo, poi, dell’idea, prevista all’Art. 7, punto 11 dell’accordo, di utilizzare “gli integratori di processo” in funzione di raccordo “…tra le articolazioni delle strutture di back-office o di collegamento tra il suddetto back-office e il sistema delle Agenzie, o per le esigenze del cliente interno in relazione alle funzioni di governance accentrate in sede regionale…”. Tante belle parole che non significano niente, se non il voler giustificare un’indennità, quella degli integratori di processo, prevista nel contratto integrativo 2006 e da noi sempre osteggiata perché ritenuta inutile.

La UIL ha tradito l’unità sindacale e la promessa fatta ai lavoratori di sostenere una piattaforma unitaria, per ricompattarsi alla CISL e tornare a gestire il mercato delle indennità e dei rapporti clientelari in genere.

A parte la sozzeria d’inventarsi ancora una volta indennità ad personam, come nel caso dell’autista coordinatore del parco macchine, il contratto integrativo recepisce quanto previsto dal D.Lgs. 150/2009 (la Riforma Brunetta) su meritocrazia e contrattazione.

Sono stati modificati i coefficienti di merito dell’incentivo e introdotto il coefficiente 1.2, in caso di “apporto lavorativo altamente innovativo”. Che dovrà fare, un lavoratore, per guadagnarsi questo coefficiente riservato alla categoria super? In cosa consiste un apporto lavorativo altamente innovativo all’INPS? Chi stabilirà se l’apporto lavorativo è altamente innovativo? Forse un dirigente diventato direttore di sede, regionale o centrale grazie alla collocazione sindacale e politica?

Ancora più grave è la svendita che si è fatta della contrattazione e dei sistemi di partecipazione stabiliti dai contratti nazionali di lavoro, che già non possono essere considerati punti avanzati di conquista sindacale. Ebbene, il contratto integrativo 2010 introduce le modifiche apportate dalla Riforma Brunetta agli Artt. 5 e 40 del D.Lgs. 165/2001. Non ci sarà più confronto sindacale su organizzazione degli uffici e gestione del personale, materie su cui deciderà in via esclusiva la dirigenza, tranne il diritto a ricevere una semplice informativa.

L’INPS è l’unico, tra i maggiori enti previdenziali, ad aver recepito tali norme nel contratto integrativo, senza attendere che fossero inserite nei prossimi contratti collettivi nazionali di lavoro, come prevedono alcune sentenze di Tribunali del Lavoro che si sono espressi su tale materia e come prevede la stessa Riforma Brunetta, sulla quale è in corso un ripensamento da parte del governo. Amministrazione e CISL e UIL hanno invece preferito fare i “Pierini” e si sono affrettati a cancellare diritti consolidati. A cosa serviranno più le RSU nel territorio se tutto sarà demandato al potere decisionale del direttore di sede?

Il contratto integrativo 2010 doveva essere l’accordo che riavviava le selezioni interne, stabilizzava una quota di salario accessorio togliendola all’incentivo e rendeva più consistente la risposta economica per i lavoratori mansionisti delle aree A e B, oltre ad attuare quanto previsto dall’Art. 8 del contratto integrativo 2009 e rimasto ad oggi in attesa di risposta. Questo e non altro doveva essere il contratto integrativo 2010.

  • Agli A e B è stato aumentato il SAP rispettivamente di € 10 e di €15 mensili (sic.!). Non è stata aggiornata la data che individuava nel CCNI 2009 i destinatari, per cui tutti gli A e B in servizio dopo il 1° gennaio 2009 continuano ad essere esclusi dal SAP (per esempio i precari stabilizzati di Bolzano);
  • A tutti i lavoratori è stato aumentato di €10 l’anticipo mensile dell’incentivo, portandolo da € 80 a € 90;
  • Agli ex insegnanti è stato riconosciuto un aumento del TEP di € 75 mensili, per alleviare il peso delle trattenute per il recupero della RIA. Agli interessati può apparire una misura insufficiente, ma diventa anche “troppo” rispetto al fatto che non si è provveduto a stabilizzare per tutti i lavoratori una quota adeguata di salario accessorio prelevandola dall’incentivo. Agli ex insegnanti deve essere riconosciuta la RIA e gli interessati dovrebbero rivolgere le loro rimostranze nei confronti di quei sindacati che all’epoca del passaggio in INPS gli promisero mari e monti;
  • Non sono stati modificati i criteri per l’attribuzione delle posizioni organizzative. Anzi, è stato peggiorato il meccanismo, perché è prevista una preselezione in base ai curricula da parte del nucleo di valutazione qualora le domande per una singola posizione organizzativa dovessero essere superiori a dieci;
  • Non è stato rivisto il sistema indennitario, se non con gli interventi aberranti che abbiamo descritto;
  • Non è stata rivista l’organizzazione delle aree specialistiche.

Non ci provino, CISL e UIL, ad appropriarsi dell’unica, vera nota positiva del contratto integrativo 2010 rappresentata dalle selezioni interne, in applicazione della prima parte dell’accordo triennale di programma 2010-2012. Quello è un risultato che appartiene anche a chi non ha firmato il contratto integrativo 2010, ma ha costruito con lungimiranza, e da tempo, l’accordo di programma. La segreteria nazionale UIL ha pensato bene di rifarsi un’immagine positiva agli occhi dei lavoratori, salendo sul carro della protesta che abbiamo portato avanti in questi mesi, per ridiscenderne alla prima occasione utile, cercando di capitalizzare il più possibile in termini di consenso. Queste furbizie non dovrebbero essere più tollerate per primi dagli iscritti a quel sindacato.

In ogni caso CISL e UIL sono riusciti a impiastricciare anche il capitolo “selezioni interne”. All’Art. 10, punto 2. del contratto integrativo 2010, si parla delle voci che saranno riassorbite in caso di passaggio di livello economico dentro l’area o da un’area all’altra, a partire dal 1° gennaio 2010. Ebbene, per come è scritto il testo, l’amministrazione potrebbe procedere a riassorbire, nella misura massima del 50%, non solo l’Assegno di garanzia o il TEP, ma anche la maggiorazione TEP e il SAP.

Infatti, è scritto che potrà essere riassorbito “qualunque trattamento economico, comunque denominato, attribuito in virtù della professionalità acquisita”, il che vuol dire che, per esempio, un C3 che passerà a C4 potrebbe vedersi decurtato del 50% non solo l’Assegno di garanzia, oggi pari a € 195, ma anche la maggiorazione TEP, oggi pari a € 70. Si determinerebbe, così, un diverso trattamento tra chi è passato con le precedenti selezioni e chi con queste.

Per come è invece scritta la norma sul riassorbimento del SAP, quando parla di personale a cui non è attribuito il TEP, vuol dire che si prevede di far partecipare alle selezioni interne anche chi è arrivato all’INPS da meno di due anni. Peccato che, come abbiamo già evidenziato in precedenza, si sono dimenticati di aggiornare la norma sul SAP che, nel contratto integrativo 2009, era riconosciuto al personale delle aree A e B in servizio al 1° gennaio 2009. E i precari stabilizzati di Bolzano nel 2009? E gli altri? Chiedano conto a CISL e UIL!!!

Non ci provino, i sindacati firmatari del contratto integrativo, a rivendicare meriti esclusivi nella modifica della norma del DL 112 (Legge 133/2008), relativamente alla decurtazione del salario accessorio nei primi dieci giorni di malattia. La circolare N. 8/2010 della Funzione Pubblica, che di fatto ripristina le modalità ante Legge 133 è il frutto delle proteste soprattutto di quei sindacati, come la RdB-USB, che in questi anni non hanno mai smesso di protestare contro le misure inique contenute nel DL 112 e ratificate dalla Legge 133/2008.

A gennaio sottoporremo il contratto integrativo 2010 alla valutazione dei lavoratori attraverso il Referendum, come abbiamo sempre fatto rispetto ai contratti, mobilitandoci in primo luogo contro il super premio di incentivo e contro lo scippo della contrattazione, per difendere e rilanciare il ruolo delle RSU.

A tutti voi, indipendentemente da come la pensiate, vanno i nostri cordiali auguri di serene e gioiose festività.