LE PROVOCAZIONI NON CI FERMERANNO!

Milano -

Alla netta ed indiscutibile affermazione delle liste USB per il rinnovo delle RSU dell’Inps, l’Amministrazione sta reagendo in modo rabbioso e scomposto, con provvedimenti di stampo autoritario, degni di un regime dittatoriale desideroso di sopprimere ogni forma di opposizione organizzata.

A pochi giorni dalla chiusura dei seggi elettorali sono partite le lettere di rimprovero verbale per i lavoratori, “colpevoli” di aver inviato ai vertici dell’istituto una mail di sostegno all’occupazione promossa dai coordinatori nazionali di USB sulla questione del mansionismo.

A questo primo atto intimidatorio ha fatto seguito l’emanazione di un’assurda e punitiva comunicazione di servizio, tesa ad escludere il personale delle aree A e B, interessato alla vertenza del mansionismo, dalla partecipazione ai corsi di formazione.

E’ di questi giorni la gravissima decisione di negare l’utilizzo di locali per un’assemblea in Direzione Generale, in base a pretestuosi motivi legati alla sicurezza, inaugurando un pericoloso precedente di diniego, che rischia di pregiudicare il diritto dei lavoratori a riunirsi in assemblea in tutte le sedi dell’istituto.

Questo per quanto riguarda il centro. Ma neanche in periferia si scherza!

A Monza la Direttrice (a due mesi dal pensionamento) decide di lasciare un bel ricordo di sé e di fare un favore ai suoi superiori gerarchici (per vedere l’effetto che fa!), negando anche qui lo svolgimento di un’assemblea, indetta unitariamente da tutte le OO.SS., ottenendo come risultato una denuncia ex art. 28 per comportamento anti-sindacale, firmata dalle stesse OO.SS. promotrici dell’assemblea, tranne inspiegabilmente la Fialp-Cisal, che su iniziativa del suo coordinatore regionale ha tentato un tardivo ed inutile incontro di “raffreddamento”.

Ci sarebbero numerosi altri episodi da raccontare, varie forme di intimidazione e di pressione esercitate sui nostri delegati, ma ci fermiamo qui: riteniamo di aver ben descritto il clima instaurato in questo Ente all’indomani delle elezioni RSU.

Quello che appare evidente e che va denunciato senza indugio, è che non si tratta di casi isolati, imputabili a qualche burocrate troppo solerte, ma di atti riconducibili ad un disegno complessivo, volto a colpire l’USB a tutti i livelli, per dare una “lezione” alle lavoratrici e ai lavoratori che ci hanno dato il loro voto, e che continuano a darci il loro sostegno, partecipando alle nostre iniziative e mostrando apertamente di condividere le nostre battaglie a difesa dell’Inps e per la cacciata di una classe dirigente, che ne sta svendendo il ruolo e la funzione istituzionali.

A queste provocazioni noi non abbocchiamo! Stiamo reagendo in modo determinato, ma senza farci trascinare nella rissa, come vorrebbe qualcuno, per screditare la nostra organizzazione sindacale. Perché si possono fare azioni clamorose come quelle di occupare la Borsa o sposare cause radicali come quelle sulla TAV e contro la privatizzazione dei beni pubblici, senza lasciare lo spazio a nostri avversari per criminalizzarci. Si può fare sindacato in modo intransigente ma intelligente!

In questo momento USB ha bisogno del concreto sostegno da parte delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Inps. Per questa ragione il coordinamento regionale USB della Lombardia rivolge un appello ai colleghi che simpatizzano per USB e condividono da sempre le sue battaglie, affinchè si iscrivano in massa. Questa sarebbe la migliore risposta all’arroganza dell’Amministrazione ed un chiaro segnale ad USB per continuare senza tregua la sua battaglia.

 

 

 

 

Cordinamento regionale USB Inps Lombardia