Mozione assemblea dei Lavoratori INPS dell'area metropolitana di Milano

Milano -

Le lavoratrici e i lavoratori delle sedi Inps dell’area metropolitana di Milano, riuniti in assemblea indetta da USB per il giorno 8 giugno, esprimono solidarietà e vicinanza alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal sisma, e si rendono disponibili a devolvere un’ora della propria retribuzione a favore delle zone coinvolte, secondo le modalità che saranno concordate con l’Amministrazione.

Con riferimento all’evacuazione e alla chiusura della sedi dell’area metropolitana disposte nel giorno 29 maggio u.s., manifestano disappunto e sconcerto per la decisione dell’Amministrazione  di giustificare solo l’assenza dell’orario ordinario, con conseguente recupero della flessibilità e mancato riconoscimento del ticket, e chiedono pertanto una revisione di tale scelta, secondo quanto richiesto dalle OO.SS. locali e dalle RSU.

Ritengono l’approvazione della legge  Monti-Fornero sul mercato del lavoro un pericoloso arretramento dei diritti dei lavoratori, con l’abolizione di fatto dell’art. 18 e del diritto di reintegro in caso di licenziamento illegittimo e senza giusta causa, che renderà ricattabili tutti i lavoratori.

Sono altresì contrari al protocollo sul lavoro pubblico firmato lo scorso 11 maggio da tutte le OO.SS. del pubblico impiego, ad eccezione di USB, che si sostanzia in un completamento della legge Brunetta ed apre la strada alla mobilità e ai licenziamenti nel pubblico impiego, che deriveranno dall’applicazione dei tagli previsti dalla “spending review”.

In ragione della gravità dei suddetti provvedimenti e per le pesanti conseguenze che le politiche del Governo Monti stanno determinando sui lavoratori, i pensionati, i precari e i disoccupati, e su tutte le categorie sociali più deboli, condividono la decisione di USB e di tutto il sindacalismo di base e conflittuale di convocare lo sciopero generale per il giorno 22 giugno e annunciano la propria adesione alle iniziative di mobilitazione previste.

Per quanto riguarda le questioni strettamente legate alle vicende interne all’Istituto, particolare attenzione è stata rivolta al tema del mansionismo, che continua a non ricevere adeguata soluzione, nonostante la recente attivazione del tavolo tecnico a livello nazionale, dal quale al momento non sono emerse significative novità.

Infine le lavoratrici e i lavoratori denunciano una situazione insostenibile per quanto riguarda i rapporti con un’utenza esasperata dalle inefficienze della riorganizzazione, e varie criticità nella gestione dell’agenda appuntamenti, con riferimento alle competenze sulle materie oggetto di consulenza, alla durata degli appuntamenti e ai profili professionali abilitati all’attività di consulenza connessa all’agenda.

 

Mozione approvata all’unanimità