LICENZIATO IL CAPO DEL PERSONALE DELL'INPS. USB, DOV'ERANO GLI ALTRI SINDACATI?

Comunicato n. 59/12

Nazionale -

Al termine del procedimento disciplinare aperto dal Direttore generale dell’INPS nei confronti del Direttore centrale risorse umane, dott. Ciro Toma, al dirigente è stata comminata la sanzione del licenziamento senza preavviso.

Quanto rilevato da USB e ripreso dagli organi di stampa, in merito alle illegittimità commesse dal dott. Toma, ha avuto un puntuale riscontro nella conclusione del procedimento disciplinare.

Va messa in evidenza la coerenza con cui il Direttore generale ha agito in applicazione del Regolamento di disciplina dei dirigenti, assumendosi la responsabilità di una scelta difficile.

Lo stesso senso di responsabilità e il coraggio dimostrati dai tre delegati nazionali dell’USB dell’INPS, che hanno dovuto affrontare un procedimento disciplinare con proposta di licenziamento senza preavviso, conclusosi con il pieno proscioglimento, per aver denunciato il comportamento illegittimo del Capo del personale, che si è autorizzato un prestito fuori contingente, per generici gravi motivi giustificati da lui stesso e per un importo molto superiore al massimo consentito.

Tutta la Confederazione USB si è stretta intorno alla struttura dell’INPS ed ha sostenuto i tre dirigenti sindacali, reagendo con forza all’uso intimidatorio dell’azione disciplinare, fino al raggiungimento dell’archiviazione del procedimento.

Rimane da chiedersi: nel frattempo dov’erano le altre organizzazioni sindacali? Perché non hanno anche loro denunciato il comportamento illegittimo del Capo del personale dell’INPS, invece di tacere o di dare segni di fastidio, come ha fatto in modo vergognoso la CGIL in un suo comunicato, nel quale c’era scritto testualmente “Questa estate oltre ai gossip da ombrellone ci siamo dovuti sorbire “la guerra santa” tra USB e capo del personale”?

Ora auspichiamo che arrivi un nuovo Capo del personale degno di guidare i lavoratori dell’Istituto e che garantisca legalità, trasparenza e pari opportunità per tutti. Sarebbe una rivoluzione, la fine del clientelismo all’INPS, ma ce ne sarebbe assoluto bisogno.

USB proseguirà con i “No Mastrapasqua Day” ad evidenziare i conflitti d’interesse del Presidente dell’INPS e di molti altri manager pubblici, chiedendo al governo d’intervenire, così come continuerà a chiedere la rimozione del dott. Francesco Varì dall’incarico di Presidente dell’OIV INPS, incarico che non avrebbe mai dovuto ricoprire perché sprovvisto dei requisiti richiesti e dal quale avrebbe dovuto essere rimosso dopo gli esiti dell’inchiesta interna sulla gestione del Patrimonio. Ma anche di queste cose continua ad accorgersene e a parlarne soltanto USB.