RESOCONTO RIUNIONE SEDE REGIONALE DEL 10.12.2013

Firenze -

Nella riunione tra la  Direzione regionale e le OO.SS., convocata per il giorno 10.12.2013 sulla definitiva attuazione della mobilità regionale toscana, sono stati inseriti nell’Odg. i seguenti punti, come richiesto da USB PI Toscana:

1) applicazione dell’accordo sulla mobilità regionale;

2) formazione regionale;

3) sperimentazione integrazione enti soppressi;     

4) personale in comando.

 

A proposito della mobilità regionale il Direttore, dott. Fabio Vitale, ha sottolineato  la difficoltà di smaltimento delle giacenze delle sedi della Gestione pubblica nelle quali sono stati bloccati i trasferimenti di personale; questa operazione richiederebbe tempi troppo lunghi per le procedure INPDAP.

Secondo il Direttore regionale in questo ambito deve essere affrontato prima di tutto un problema culturale e strutturale piuttosto che il numero di addetti. Si pone quindi l’esigenza di un cambiamento delle metodologie di lavoro e dell’introduzione a pieno regime della procedura passweb.

In tale contesto viene immediatamente sbloccato il trasferimento del  personale di queste  sedi dal 01/01/2014.  

 

Per quanto riguarda la mobilità nazionale, sono state quantificate, su istanza della Direzione Generale, le  carenze di personale nelle agenzie: la Toscana ha  fatto richiesta di 55 unità su una carenza nazionale di 580.

 

E’ stato comunicato che a partire  dal 01/01/2014  saranno integrate (INPS-ex INPDAP) le ultime 3 sedi provinciali: Firenze, Prato e Pistoia,  mentre è in fase di stallo l’integrazione della sede regionale unica. E’ stato previsto per il 18.12.2013 l’Osservatorio regionale sulla sperimentazione dell’integrazione.

 

Sulla Formazione il Direttore regionale ha ribadito la necessità di garantire in primo luogo la  sostituzione dei futuri pensionati nella trasmissione delle loro competenze. Ha individuato una Formazione di “tenuta”, ossia di aggiornamento costante, e quella dei cosiddetti “vasi comunicanti”, ovvero  della Formazione che coinvolge sia la Gestione pubblica che quella privata.

In merito alla questione degli immobili  è stato riferito  che a Livorno, Siena, Grosseto, Pistoia si sono rese libere le sedi della Gestione Pubblica e segnalate alla Direzione Generale per la messa a reddito, mentre a Massa e Prato  sono stati disdetti i contratti di affitto.

Ad Arezzo  sono in corso i lavori  per poter accogliere tutto il personale GP entro 2 o 3 mesi; a Pisa si è trasferito tutto il personale, anche se l’immobile ex-INPDAP non è stato  completamente sgombrato; a Lucca per problemi di spazio si dovranno mantenere per  il momento entrambi gli stabili.

Situazione più complessa a Firenze: è in corso di valutazione la destinazione di Viale Matteotti; l’immobile ex Enpals di via Solferino è libero, ma ne è sospesa la destinazione in previsione di un utilizzo temporaneo quale sede per eventuale allocazione di personale.

Nessuna decisione è stata presa a riguardo alla sede regionale di via Torta.

E’ stata confermata la data del 31/12/2014 come limite temporale per i comandati, purché non abbiano superato 3 anni di attività lavorativa in comando.   

E’ stata segnalata l’apertura di alcune sedi toscane nella giornata di sabato per esigenze di servizio. Abbiamo segnalato l’assenza di adeguata informativa e di incomprensibili logiche negli O.d.S.. A tale proposito il direttore regionale ha risposto che tale scelta deve essere messa in atto volontariamente tramite l’uso dello straordinario o alternativamente del lavoro a recupero. Abbiamo richiesto che venga attuato il confronto con le OOSS e la RSU delle sedi coinvolte.

USB PI Toscana è intervenuta durante la riunione  esprimendo tutta la sua contrarietà a un processo di integrazione che, al di là delle cifre e delle rassicurazioni, si presenta sempre più come un’operazione calata dall’alto, priva di progettualità, di prospettiva e di capacità di prevedere e risolvere i grossi problemi  che la fusione tra i due enti sta già creando e creerà per il futuro.

Le domande rispetto a come saranno integrate concretamente  la Gestione pubblica e privata restano ancora senza risposta.

Il nostro sindacato, differenziandosi da chi  fa finta di niente,  è in grado di dare una risposta: i profondi cambiamenti che hanno riguardato l’INPS negli ultimi anni mirano a ridimensionare pesantemente il welfare e la previdenza in corrispondenza di un attacco politico senza precedenti allo stato sociale e al ruolo essenziale che esso riveste  per la vita di milioni di cittadini in serie difficoltà economiche e lavorative.

In questa ottica va considerato il clima di gestione decisionista e autoritaria da parte della dirigenza nell’applicazione di direttive che non garantiscono l’efficienza dei servizi ma aggravano la già difficile situazione nei luoghi di lavoro.   

USB ha ribadito la più ferma opposizione a  ogni decisione riguardante il rapporto di lavoro e l’attività lavorativa che non preveda la partecipazione attiva delle rappresentanze dei lavoratori, riaffermando la propria intransigenza nella difesa di tutto il personale che quotidianamente svolge il proprio compito con dedizione e impegno.       

USB P.I. INPS Toscana