ACCONTO SALDO 2013

Comunicato n. 51/14

 

L’allegata tabella riporta i compensi incentivanti 2012 ex INPDAP. L’ultima colonna della tabella è la somma d’incentivo erogata nel 2012 ai lavoratori EX INPDAP, garantita dalla clausola di salvaguardia contenuta nell’ipotesi CCNI 2013.

Nazionale -

Di fronte al susseguirsi di voci che smentivano o confermavano quanto riportato nei vari comunicati sull’erogazione di un ulteriore acconto a luglio sul saldo dell’incentivo 2013, abbiamo approfondito l’argomento.

 

Confermiamo  le notizie di un ulteriore acconto a luglio sul saldo 2013 per un importo tra 500/600 euro, che risulta inferiore rispetto a quello comunicato durante l’ultimo incontro dall’amministrazione e di cui avevamo dato notizia.

E’ necessario tuttavia fare alcune precisazioni per quanto riguarda i colleghi  ex INPDAP.

 

Il punto è che ormai a quasi tre anni dalla soppressione di INPDAP e l’“integrazione” in INPS, non c’è nessuna equiparazione tra i trattamenti economici, e la clausola di salvaguardia contenuta nell’ipotesi di accordo 2013, firmato da CGIL,CISL,UIL non fa che confermare tale situazione, producendo se possibile ulteriori difficoltà.

Sta di fatto che per parlare di un eventuale ulteriore acconto sul saldo 2013 è necessario in primo luogo fare riferimento alle diverse retribuzioni incentivanti, che la clausola di salvaguardia ha cristallizzato.

Per quanto ci risulta, il rispetto di tale accordo sta determinando il fatto che per alcuni colleghi ex INPDAP non ci sarà a luglio un nuovo “acconto sul pre-saldo 2013”, in quanto i compensi già erogati durante il 2013/2014 hanno raggiunto il tetto dell’incentivo INPDAP corrisposto nel 2012, garantito appunto dalla clausola di salvaguardia.

 

Facciamo alcuni esempi:

Un B3 ex INPDAP, nel corso del 2013/2014, ha percepito secondo i parametri e le modalità INPS i quattro acconti del progetto ordinario, l’acconto sullo speciale, e 180 Euro per le due anticipazioni mensili di novembre e dicembre.

Applicando la clausola di salvaguardia, ovvero il riferimento alla retribuzione incentivante ex INPDAP 2012, comprensiva del progetto locale, che deve essere garantita, la differenza tra i due importi è di soli 50 euro e pertanto a luglio non ci sarà, non potrebbe esserci, alcun altro acconto sul saldo definitivo.

Se si prende a riferimento un C2 ex INPDAP e si applica lo stesso ragionamento la differenza è pari a circa 790,00 euro ancora da erogare a saldo. In merito a tale differenza non abbiamo però comunicazioni ufficiali sulla possibilità che tale importo possa dare luogo ad un ulteriore acconto a luglio o se, più credibilmente, l’amministrazione vorrà aspettare il saldo definitivo.

Il paradosso è che c’è qualche collega, in particolare dell’area A dell’ex INPDAP, che ha già percepito con le modalità INPS compensi più alti rispetto a quelli garantiti dalla cosiddetta clausola di salvaguardia, ed è pertanto ancora più evidente che per tali situazioni non può esserci alcun anticipo del saldo 2013 nel mese di luglio.

 

Durante i vari incontri per il rinnovo dei contratti integrativi la USB ha chiesto inascoltata il superamento di questa vera e propria giungla retributiva, che oggi appare sempre più stridente con i processi di integrazione organizzativa avviati.

Di fronte a quanto sta accadendo, solo per il riconoscimento di un semplice acconto, è del tutto evidente quanto fossero fondate le richieste della USB per l’avvio di provvedimenti immediati per l’integrazione dei trattamenti economici da raggiungere con un diverso utilizzo delle risorse, in particolare quelle destinate alle posizioni organizzative, che non ci stancheremo mai di dire debbono essere messe a carico del bilancio dell’amministrazione.