COLLEGIO DEI SINDACI SEMPRE ALL'ATTACCO. USB: BASTA SPECULARE SUL SALARIO ACCESSORIO

Comunicato n. 62/14

Nazionale -

Il Collegio dei Sindaci dell’INPS interviene ancora una volta a gamba tesa sulla contrattazione integrativa e mette sotto accusa l’accordo del 2013. La prima delle eccezioni poste dall’organo di controllo guidato da Daniela Carlà è relativo al ritardo con cui è stato definito il contratto integrativo 2013, ritardo che a parere del Collegio finisce per vanificare gli obiettivi della stessa contrattazione: individuazione delle risorse economiche disponibili e quantificazione degli obiettivi di produzione.

Condividiamo pienamente il rilievo del Collegio, sottolineando come sia stata l’USB a rivendicare per prima una maggiore coerenza dei tempi di definizione della contrattazione integrativa, perché è un diritto dei lavoratori conoscere per tempo l’entità delle risorse disponibili e la produttività richiesta dall’amministrazione. Stupisce, tuttavia, che tale richiamo arrivi dal Collegio dei Sindaci, che contribuisce ogni anno con i propri rilievi e con quelli posti dagli emuli dei ministeri vigilanti ad allungare in modo inverosimile i tempi della certificazione dei contratti integrativi, ritardando così la definizione degli accordi per gli anni successivi.

Incoerente poi appare tale richiamo se rapportato all’altro, presente nella stessa nota del Collegio, con il quale si formula un rilievo sul calcolo del personale in servizio, che a parere di Carlà & Co. non sarebbe in linea con il conto annuale e con il bilancio consuntivo 2013. Ma se i contratti integrativi si definissero per tempo, come giustamente chiede il Collegio, magari entro dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, come si farebbe a conoscere esattamente le future uscite per pensionamento se non ipotizzando una consistenza media? Qui il Collegio s’incarta, ma poi “scarta la carta, scarta la carta” e mette sul tavolo il regalino, il cadeau, vale a dire il vero obiettivo della nota: la contestazione di due istituti del salario accessorio come TEP e SAP.     

E allora BASTA!!! Ci siamo stancati di questo continuo stillicidio, di questo attacco costante agli stipendi dei lavoratori dell’INPS, con l’obiettivo di colpire il salario accessorio per ridurlo o addirittura cancellarlo. Ormai l’obiettivo è chiaro da tempo e chiunque tenti di ridurre il salario delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INPS troverà la USB a fare da barriera e a denunciare prontamente questi odiosi tentativi.

Per capire quanto sia capziosa l’attività del Collegio dei Sindaci, volta a ritardare i tempi di certificazione del contratto integrativo del quale si denunciano invece le lungaggini, è sufficiente riportare l’ultima richiesta di chiarimenti contenuta nella nota firmata da Daniela Carlà: conoscere le competenze dell’Ufficio di “Coordinamento attività di razionalizzazione ed omogeneizzazione del trattamento economico del personale dell’Istituto”. Cosa centra questa richiesta con la certificazione del contratto integrativo?

Nulla, ma tutto fa brodo quando l’obiettivo è determinare difficoltà solo per riaffermare un ruolo.