CONTRATTO INTEGRATIVO 2014, AVANTI CON LENTEZZA

Comunicato n. 71/14

In allegato l'IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE INTEGRATIVO PER IL PERSONALE DELLE AREE A, B e C ANNO 2014

Nazionale -

 

Pubblichiamo la bozza di proposta di contratto integrativo nazionale di ente 2014 consegnataci oggi dall’amministrazione. Così com’è l’accordo non ci piace.

 

 

 

Abbiamo chiesto alcune sostanziali modifiche e integrazioni. Le principali sono:      

  • Modulare in modo diverso il trattamento economico di professionalità previsto all’art. 3. Ci sembra più giusto riconoscere un importo maggiore ai livelli economici bassi (Aree A e B) rispetto ai livelli apicali dell’Area C, mentre la proposta scaturita dall’accordo di programma sottoscritto da CGIL-CISL-UIL-CISAL segue un ragionamento opposto. La nostra posizione non è ispirata dalla ricerca del facile consenso tra i mansionisti, ma da un serio ragionamento politico e organizzativo. Un lavoratore dell’Area C, soprattutto se collocato nei livelli economici apicali, già percepisce una retribuzione adeguata alle funzioni richieste. Al lavoratore delle Aree A e B, invece, il modello organizzativo dell’ente richiede una professionalità maggiore rispetto all’inquadramento economico. Perché non premiare di più chi deve assicurare uno sforzo professionale maggiore rispetto al proprio inquadramento? E’ ovvio che guardiamo alla situazione generale e non ci soffermiamo sul singolo caso perché ci porterebbe fuori strada rispetto ad un ragionamento che non deve essere viziato dall’esperienza personale.      
  • Manca qualunque riferimento alle selezioni interne. Abbiamo ribadito la nostra proposta di avviare immediatamente le selezioni stabilendo come prima decorrenza per i passaggi 1° dicembre 2014, per poi proseguire negli anni successivi con le decorrenze 1° gennaio 2015 e 1° gennaio 2016. In questo modo la spesa peserebbe pochissimo sul 2014, per andare a regime negli anni seguenti, realizzando una significativa e generalizzata crescita professionale ed economica entro il triennio del Piano industriale dell’INPS. L’impressione è che di selezioni si continua solo a parlare ma che seriamente voglia avviarle solo la USB.       
  • Abbiamo ancora una volta affermato la nostra contrarietà alla posizione organizzativa della Vigilanza, la cui indennità tuttavia ci sembra incoerente con gli accordi che hanno istituito tale figura e con quello che riconosce la specifica indennità agli ispettori. Su questo tema torneremo dopo una riflessione più approfondita.     
  • Siamo nettamente contrari all’ipotesi prevista all’art. 2 della proposta di contratto integrativo, laddove è previsto che una quota d’incentivo sia destinata alla contrattazione integrativa territoriale. Non vogliamo mettere nelle mani della dirigenza periferica quote di retribuzione dei lavoratori. Ci si accusi pure di non voler delegare alle rappresentanze sindacali territoriali la possibilità di contrattare quote d’incentivo a fronte dell’individuazione di specifici progetti. Ma dove sta tutta questa contrattazione? Siamo noi che viviamo su Marte o è vero che in questo ente non si contratta più a livello nazionale figuriamoci a livello territoriale… Dobbiamo difendere il contratto integrativo nazionale e impedire che l’amministrazione, con la connivenza delle altre organizzazioni sindacali, ne sviliscano la funzione determinando differenze di retribuzione e di condizioni di lavoro tra una regione e l’altra e all’interno della stessa regione.      
  • La soluzione individuata per il personale informatico di Area B non ci convince. Non esiste un profilo informatico di Area B. Quei lavoratori devono essere inquadrati nel profilo amministrativo, pur continuando a svolgere attività informatica, per la quale gli deve essere riconosciuto uno specifico compenso. Solo al momento di un futuro passaggio in Area C potranno correttamente transitare nel profilo informatico. In questo modo si salvaguarda l’interesse dei lavoratori e la sostanza del contratto collettivo nazionale. Allo stesso modo va trovata analoga risposta per i lavoratori di Area B che svolgono nelle regioni attività di supporto al GAI e che al momento non trovano attenzione all’interno della proposta dell’amministrazione.      
  • Sui “compensi per attività di front office fisico, telefonico e multimediale” previsti all’art. 5 della bozza vorremmo riflettere. Se è un modo per stabilizzare un’ulteriore quota d’incentivo in modo generalizzato bene, altrimenti ci troveremmo di fronte all’ennesima divisione tra lavoratori. C’è poi da tener conto del disagio dei centralinisti che si sono trovati da un giorno all’altro privati della funzione e, in molti casi, della dignità. Ne vogliamo parlare?
  • Finalmente si propone di cassare l’indennità per “integratore di processo”. Ve la ricordate? E’ la mancia di 50 euro mensili data con il contratto integrativo 2006 (firmato da CGIL-CISL-UIL-CISAL) ai C4/C5 titolari di posizione organizzativa da almeno due anni e agli idonei delle selezioni effettuate in applicazione del contratto integrativo 1998-2001. Solo la RdB all’epoca denunciò con forza il “regalo” che si faceva agli apicali dell’Area C con i soldi di tutti i lavoratori, per giunta per una funzione del tutto inventata. Oggi quella scelta viene rivista e si cancella quell’indennità. Chi paga il conto??? E’ ovvio che non ce l’abbiamo con i colleghi C4/C5 né con tutti gli altri titolari di posizione organizzativa, ma oggi, ancora più che in passato, è necessario rivedere le modalità di finanziamento delle posizioni organizzative, caricando tale onere sul bilancio dell’ente e non più sul Fondo delle Aree A-B-C.      
  • Resta intatto il nodo di fondo: va bene ricompattare su un’unica voce retributiva tutti gli istituti legati alla professionalità, ma l’integrazione delle retribuzioni non può limitarsi a questo. Abbiamo chiesto i prospetti delle retribuzioni per verificare in che modo l’amministrazione intenda procedere nella parificazione delle retribuzioni, perché continuiamo ad essere convinti che senza risorse aggiuntive si farà un’integrazione in perdita e così non ci stiamo.

 

 

Queste sono solo alcune riflessioni a caldo. Ci riserviamo maggiori approfondimenti, che vorremmo fare insieme a voi. Per questo vi inviamo in allegato la proposta di contratto integrativo 2014 consegnata dall’amministrazione. Fateci sapere cosa ne pensate, se condividete i nostri ragionamenti o se la pensate in modo diverso. Se il confronto è sempre positivo, sul contratto integrativo dovrebbe essere quasi obbligatorio. L’incontro è stato aggiornato al 15 ottobre.  

 

 

 

LE 4 SEDI A CUI E’ STATO DECURTATO L’INCENTIVO 2013

 

Continua il balletto su Roma Flaminio – Frosinone – Catania – Sede Regionale Sicilia. L’amministrazione ha rinviato ancora alla prossima settimana la decisione in merito alle quattro sedi. Ribadiamo che riteniamo si debba tirare una riga e lo si debba fare in modo positivo. Speriamo di non invecchiare troppo nel frattempo…