USB INPS: DA NORD A SUD STESSA VOGLIA DI PARTECIPAZIONE

Comunicato n. 85/14

Il racconto delle Assemblee regionali del Veneto e della Calabria

Nazionale -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VENEZIA 05/11/2014

– Pioggia battente e acqua alta non hanno fermato gli oltre novanta lavoratori che hanno partecipato all’Assemblea Regionale convocata dalla USB presso la Direzione Regionale INPS a Venezia. Un‘Assemblea vivace, attenta, molto partecipata, nella quale sono stati toccati molti temi e sono state approfondite le proposte della USB per il contratto integrativo 2014: una quota di salario accessorio fissa mensile che stabilizzi una parte dell’incentivo, avvii la semplificazione delle retribuzioni e dia attenzione ai livelli retributivi inferiori; la salvaguardia complessiva delle retribuzioni individuali rispetto agli anni precedenti; la riattivazione dei passaggi. Sono stati toccati anche temi generali che riguardano: il Jobs act, con una netta contrarietà alle Agenzie uniche della Vigilanza e dell’Occupazione; la Legge di Stabilità del 2015, nella quale non sono previste risorse per il rinnovo dei contratti; la Riforma della Pubblica Amministrazione, che prevede il demansionamento e la mobilità obbligatoria fino a 50 Km. Grande attenzione è stata riservata al mansionismo e alle problematiche delle Aree A e B, sollecitati anche da interventi giustamente molto animati. Una bella Assemblea, nella quale USB ha rinnovato il proprio impegno verso i lavoratori più in sofferenza, relazionando al tempo stesso anche sui risultati raggiunti nelle vertenze riguardanti il cambio obbligatorio di cassa previdenziale e i pensionamenti per il riassorbimento degli esuberi. Sull’orario di servizio e di lavoro il sindacato di base dell’INPS ha annunciato la decisione di denunciare l’amministrazione centrale per comportamento antisindacale, mentre è stato riproposto dall’intervento di una collega il problema del mancato riconoscimento della RIA agli ex insegnanti, sul quale i delegati nazionali della USB presenti all’Assemblea hanno assunto l’impegno di verificare la possibilità della presentazione di una norma di legge in Parlamento, confermando al tempo stesso l’iniziativa di continuare a chiedere il ripristino dei novanta euro che la bozza di contratto integrativo 2014 non prevede più per gli ex insegnanti. I delegati della USB hanno sollecitato le lavoratrici e i lavoratori presenti ad iscriversi al sindacato di base dell’INPS e a sostenere le liste della USB nelle prossime elezioni RSU del marzo 2015, per continuare con più forza un percorso comune.  

 

REGGIO CALABRIA 06/11/2014

– Il maltempo esteso al centro-sud, con allerta meteo su Roma, ha complicato il viaggio verso Reggio Calabria, dove ben più di cento lavoratrici e lavoratori dell’INPS provenienti dalle diverse sedi della Calabria attendevano l’inizio dell’Assemblea Regionale. Aereo deviato su Lamezia Terme e centoventi chilometri in automobile per raggiungere il luogo dell’Assemblea. Il grande ritardo con cui sono iniziati i lavori non ha tuttavia intaccato l’intensità del dibattito e l’attenzione riservata al confronto. Alle 15:30 del pomeriggio nella sala parrocchiale che ha ospitato l’incontro più di cinquanta colleghi erano ancora lì seduti a discutere di mansionismo, di contratto integrativo, di Agenzia unica della Vigilanza, denunciando condizioni di lavoro sempre peggiori, ma soprattutto rivendicando la piena salvaguardia delle funzioni dell’INPS per continuare a garantire ai cittadini la presenza di uno Stato sociale che appare sempre più compromesso dalle politiche di austerità e di tagli che proseguono tuttora. Si è parlato di sistema previdenziale e della necessità che l’INPS non si trasformi in un ente prettamente assistenziale o, peggio, unicamente in una grande banca dati. E’ stata sottolineata la necessità di mettere mano alla Riforma delle pensioni per assicurare in futuro una pensione dignitosa a tutti. Sono stati ripresi molti dei temi affrontati nell’Assemblea del Veneto e, prima ancora, in quella della Lombardia, evidenziando una voglia di partecipazione che unisce il nord al sud senza soluzione di continuità. E’ da qui che dobbiamo e vogliamo ripartire, perché i lavoratori sono disponibili a mettersi in gioco e a mobilitarsi insieme ad un sindacato che sempre di più dimostra di essere “il sindacato” in questo Paese.