Cassa pensionistica - Modifica elenchi pensionamenti

Nazionale -

MODIFICA CASSA PENSIONISTICA

Informiamo tutti i lavoratori interessati che possono rivolgersi ai nostri delegati di sede per avere copia della lettera di diffida all’amministrazione predisposta dal nostro avvocato.

 

ESUBERI

Come molti sapranno a seguito dell’approvazione della determinazione del Direttore Generale, Pr.23.295 del 14 luglio 2014,  sui pensionamenti in deroga  disposti d’ufficio dall’amministrazione, che avrebbero comportato penalizzazioni a vario titolo ai colleghi ricompresi nell’elenco allegato alla determina,  la USB invitò l’amministrazione a chiedere chiarimenti ai ministeri competenti.

Il Ministero del Lavoro rispondeva in data 9 ottobre 2014 ai quesiti formulati dall’Istituto , richiamando i principi contenuti nella circolare 3 del Dipartimento della Funzione Pubblica dove, confermando quanto sostenuto dalla USB,  si dovevano tenere  presenti: ”da un lato  Il principio di arrecare il minor pregiudizio dal punto di vista pensionistico degli interessati e dall’altro l’interesse dei dipendenti a non veder pregiudicate le proprie aspettative professionali”

Sulla scorta di tali indicazioni la USB invitò pertanto l’amministrazione a rivedere l’elenco dei pensionamenti disposti d’ufficio, ricevendo in risposta l’impegno ad approvare una nuova determina  con un elenco aggiornato dei colleghi coinvolti.

Durante l’ultimo incontro del Tavolo Nazionale, su richiesta da parte di USB di sapere quando sarebbe stata emanata la nuova determina, l’amministrazione tornava indietro ancora una volta sugli impegni assunti e informava tutte le organizzazioni sindacali che non ci sarebbe stata nessuna nuova determina.

La DCRU avrebbe invece inviato singolarmente ai colleghi interessati una comunicazione con la richiesta di confermare la propria volontarietà o meno al pensionamento, in attesa anche di un chiarimento sulla possibile modifica da parte del Parlamento delle norme relative alle penalizzazioni per le pensioni cosiddette anticipate.

Una eventualità che sembra essere sfumata, almeno nell’immediato, in quanto la previsione di annullare le penalizzazioni per il mancato raggiungimento della quota dei 62 anni troverebbe eventualmente applicazione solo a decorrere dal 2017 e quindi al momento rimane in vigore la normativa vigente.

 

A conferma della bontà delle azione intraprese dalla USB alleghiamo la risposta del sottosegretario del Ministero del Lavoro, Luigi Bobba, all’interrogazione parlamentare dell’on. Gnecchi.