La USB dichiara lo stato di mobilitazione generale dei lavoratori dell'INPS senza escludere l'eventualità di una manifestazione nazionale in Direzione generale e il ricorso allo sciopero

Nazionale -

Al Presidente

Prof. Tito Michele Boeri

 

Al Direttore generale

Dott. Massimo Angelo Cioffi

 

Al Direttore centrale

Risorse Umane

Dott. Sergio Saltalamacchia

 

 

e, p.c.

 

Al Dirigente l’Ufficio

Relazioni Sindacali

Dott.ssa Daniela Signore

 

A tutti i Lavoratori

 

 

Da alcuni minuti i delegati nazionali della USB Pubblico Impiego INPS sono all’interno della “Sala Billia” della Direzione generale dell’ente, la sala dove normalmente si svolge la contrattazione nazionale aziendale, per protestare contro un blocco unilaterale delle relazioni sindacali che va avanti ormai da più di quattro mesi.

 

La USB ha più volte sollecitato la ripresa del confronto per affrontare le numerose ed urgenti problematiche rimaste irrisolte, a cominciare dal riavvio delle selezioni interne per i lavoratori delle Aree A-B-C che dovrà trovare spazio all’interno del contratto integrativo di ente 2015 per il quale non risulta nemmeno avviato il confronto. Il contratto integrativo 2013 è stato certificato dai ministeri vigilanti ormai da diverse settimane ma l’INPS non ha ancora provveduto al pagamento del saldo dell’incentivo. Del contratto integrativo 2014 non si hanno notizie e sembrerebbe ancora fermo al vaglio del Collegio dei Sindaci. L’Amministrazione da tempo non fornisce alcuna informazione ufficiale, nemmeno prima dell’emanazione di provvedimenti che investono il personale come nel caso del messaggio Hermes N. 2737 del 21.04.2015 della Direzione centrale Risorse Umane riguardante il curriculum vitae dei lavoratori delle Aree A-B-C e di cui è stata chiesta la sospensione in attesa di un incontro sindacale.

 

Il Presidente Boeri non firma la convocazione del tavolo sindacale nazionale forse perché troppo impegnato a rilasciare interviste per pubblicizzare le sue idee di reddito sociale, riservato solo a disoccupati nella fascia di età tra 55 e 65 anni, di taglio delle pensioni oltre i 2.000 euro mensili lordi, di soccorso alla previdenza complementare privata attraverso il progetto “la mia pensione”. Il neo Presidente dell’INPS usa l’Istituto in modo ancora più scaltro di quanto abbia fatto Mastrapasqua. L’incarico affidato a Pietro Garibaldi, di cui ha dato notizia oggi “il Fatto Quotidiano”, è finanziato da banche ed assicurazioni ed avvia di fatto la privatizzazione dell’INPS. Bisogna ricordare a Tito Michele Boeri che L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale non è né la Fondazione Rodolfo Debenedetti né il sito di economia lavoce.info, ma l’ente di previdenza pubblica di riferimento di oltre 40 milioni di cittadini italiani che si aspettano che il Presidente dell’INPS sia il guardiano della previdenza sociale pubblica non il suo liquidatore. Vorremmo che il Presidente Boeri impiegasse il suo talento e la sua professionalità per avanzare una proposta di riforma della previdenza che abbia come obbiettivo l’erogazione di pensioni pubbliche dignitose ed un uscita dal mondo del lavoro in un’età che non comporti l’uso di pannoloni o catetere.

 

La USB dichiara lo stato di mobilitazione generale dei lavoratori dell’INPS senza escludere l’eventualità di una manifestazione nazionale in Direzione generale e il ricorso allo sciopero. I delegati nazionali della USB Pubblico Impiego INPS rimarranno nella “Sala Billia” della Direzione generale finché non otterranno la convocazione del tavolo sindacale nazionale.

 

Roma, 29 aprile 2015          

                           

p. USB Pubblico Impiego INPS

Luigi Romagnoli