AUDIZIONI SU ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO

Comunicato n. 46/15

Nazionale -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

QUESTA VOLTA BOERI C’E’ PIACIUTO

 

A riprova che le nostre critiche non sono mai ideologiche o dovute ad antipatie personali, ma sempre di merito rispetto ad atti concreti, questa volta ci complimentiamo con il presidente dell’INPS Boeri per l’intervento del 9 luglio nell’audizione in XI Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati in merito all’istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro (ex Agenzia unica della Vigilanza).

 

Boeri ha candidato l’INPS ad ospitare una Cabina strategica integrata per svolgere un’attività di raccordo tra i diversi corpi ispettivi, dando rilievo agli investimenti fatti dall’ente nella costruzione delle banche dati e nello sviluppo informatico. Insomma, proprio quel coordinamento che la USB ha chiesto da subito e che la Legge Delega indica come una delle due possibilità per far funzionare meglio l’attività di vigilanza.

 

Il presidente dell’INPS, lamentando le poche occasioni di confronto prima del varo della norma, ha dichiarato di condividere l’esigenza di un’unificazione ed armonizzazione dell’attività ispettiva, sottolineando al tempo stesso come la strada scelta dal governo di istituire un nuovo ente favorisca un aumento dei costi per lo Stato, lasciando per lungo tempo l’attività ispettiva in una specie di interregno. Decisione assunta proprio nel momento in cui gli effetti della crisi economica richiederebbero un incremento dell’attività di vigilanza a tutela dei lavoratori e del loro futuro pensionistico, argomenti evidenziati più volte dalla USB durante tutta la vertenza.

 

Su una cosa non possiamo essere d’accordo con Boeri: se il governo e la maggioranza che lo sostiene si intestardiscono a voler far passare ad ogni costo la proposta di istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro, agli ispettori va lasciata l’opportunità di chiedere di transitare nel profilo amministrativo. L’ente deve trovare altre occasioni e un’altra strada per rivendicare lo sblocco del turn over e l’avvio di un ricambio generazionale. Di motivazioni, a nostro parere, ce ne sono a sufficienza.

 

 

AUDIZIONE DEI SINDACATI

 

Il 30 giugno in XI Commissione sono stati ascoltati i sindacati. La USB ha ribadito la propria contrarietà all’intero impianto del Jobs Act, sottolineando come l’Ispettorato nazionale del lavoro sia funzionale al nuovo impianto di norme che ha trasformato il diritto del lavoro in arbitrio padronale e cancellato i diritti dei lavoratori. Una critica netta, tranciante, che mette in evidenza come l’attività di vigilanza esca comunque ridimensionata da questo pacchetto di norme sul lavoro. Una critica in linea con la proposta di coordinamento dell’attività ispettiva, che resta, a nostro parere, l’unica opzione possibile per salvaguardare al meglio i diritti sempre più ridimensionati dei lavoratori e la possibilità di esercitare tale attività da parte degli enti preposti.