OSSERVATORIO PRODUTTIVITA': ALLARME TAGLIO INCENTIVO PER PARECCHIE SEDI

Comunicato n. 62/15

Nazionale -

Giovedì 5 novembre si è riunito l’Osservatorio Nazionale sulla produttività per esaminare i dati di produzione relativi al terzo trimestre 2015.

Dai documenti forniti, rispetto al secondo trimestre permangono una serie di criticità di alcune sedi derivanti  da fattori strutturali già rappresentati dalla USB nell’incontro del 3 agosto c.a. e che ancora non trovano correttivi efficaci tali da evitare la penalizzazione sul raggiungimento degli obiettivi ed i compensi dei lavoratori delle sedi interessate.

 

Il dato più eclatante ed allarmante dal quale si evince la maggior sofferenza è rappresentato dalle regione CAMPANIA, che con 5 Sedi a parametro 90 relativo alla produttività efficace e con 8 Sedi a parametro 80 relativo  all’incentivo speciale provocherà  nuovamente e sicuramente il taglio degli acconti a tutti i lavoratori delle sedi interessate che saranno corrisposti  con gli emolumenti del mese di Novembre. 

 

Simile situazione viene riscontrata per la regione Lazio dove 5 sedi su 12 risultano a parametro 80 sull’incentivo speciale.

 

Si rilevano alcune criticità sulla produttività efficace per alcune sedi delle regioni VALLE D’AOSTA, ABRUZZO,  MOLISE, PUGLIA, BASILICATA, CALABRIA, SICILIA e SARDEGNA e sull’incentivo speciale per alcune sedi della PUGLIA e BASILICATA.

 

Di fronte a tale scenario la USB ha stigmatizzato subito il comportamento delle Dirigenti provinciale e regionali che, ancora una volta, non hanno fornito alla Organizzazioni Sindacali Regionali e di Sede una tempestiva informazione dei dati di produzione, addebitando la mancata comunicazione  all’assenza di dati congrui determinata dall’applicazione della nuova procedura VERIFICAWEB.

 

Resta il fatto che la stessa Dirigenza, consapevole della situazione di difficoltà, non ha sentito l’esigenza di rappresentare alle stesse Organizzazioni Sindacali Regionali di Sede, e di conseguenza a tutti i lavoratori, la necessità di adottare correttivi per il pieno raggiungimento dei risultati.

 

Rilevata la scarsa corrispondenza tra la misura e le attività effettivamente svolte, evidenziata dalla stessa amministrazione, la USB ha sottolineato nuovamente la necessità di procedere ad una profonda revisione del catalogo dei prodotti e della loro misura, con particolare riferimento alla scarsa valorizzazione dei prodotti della “gestione privata” e dei prodotti della ex gestione INPDAP, che stanno mettendo a dura prova,  sempre di  più, il raggiungimento degli obiettivi.

 

Abbiamo poi denunciato l’inaccettabile ritardo sul pagamento delle pensioni, arrivato ormai in alcuni casi a sei mesi, dovuto sia ai pensionamenti ed alla  conseguente perdita di professionalità fondamentali,  ma anche a causa di un modello produttivo/organizzativo tutto spostato verso il fattore quantitativo dei “prodotti da fare” invece che rivolto alla qualità delle prestazioni.

 

In ultimo abbiamo dovuto prendere atto che l’amministrazione non intende procedere con eventuali correzioni sui dati quantitativi di produzione e pertanto quelli illustrati devono essere considerati definitivi, determinando un taglio anche rilevante dei compensi già a partire dall’acconto di Novembre.

 

Di fronte a questa presa di posizione dell’Amministrazione, la USB proclama lo stato di agitazione per un’immediata mobilitazione dei lavoratori come prima risposta all’inaccettabile riduzione della retribuzione, già bloccata da anni dal mancato rinnovo dei contratti.