L'AMMINISTRAZIONE SE NE FREGA DEI LAVORATORI

Comunicato n. 69/15

In allegato l'articolo "È guerra aperta tra Inps e l’Anac di Cantone" pubblicato oggi da "IL FATTO QUOTIDIANO"

Nazionale -

Della partecipazione del Direttore generale alla riunione del tavolo sindacale ne parleremo lunedì prossimo in uno specifico comunicato, oggi ci interessa fare il punto sui passaggi. Nella riunione di ieri l’Amministrazione ha definitivamente azzerato ogni ipotesi di selezioni per le Aree B e C che abbia decorrenza 1° gennaio 2015, confermando che l’impedimento è dovuto alla mancanza di decisioni sui passaggi a C1 del 2011 messi in discussione dalla Funzione Pubblica.

 

Solo per l’Area A è stata avanzata l’ipotesi di emanare bandi nel 2015 che permetterebbero al 50% del personale dell’Area A di avere un passaggio economico.

 

Nel 2016 il restante 50% dei lavoratori dell’Area A avrebbe il passaggio al livello economico superiore, mentre solo per il 40% del personale delle Aree B e C il prossimo anno sarebbe possibile ottenere un passaggio di livello economico. Poi basta, per gli altri nessuna prospettiva, nessun percorso, anzi, la delegazione dell’Amministrazione ha detto chiaramente che non si vuole dare la possibilità a tutti di ottenere almeno un passaggio, neanche in una prospettiva pluriennale.

 

Da una parte l’Amministrazione annuncia la rivisitazione del modello di servizio e del modello professionale, che riguarderà tutto il personale, dall’altra apre solo ad una parte dei dipendenti la possibilità di ottenere un avanzamento economico.

 

Riassumendo, la proposta dell’Amministrazione è questa:

  • Nel 2015 un passaggio per il 50% del personale dell’Area A;
  • Nel 2016 un passaggio al restante 50% del personale dell’Area A e un passaggio al 40% del personale delle Aree B e C.

 

In questo modo, il nostro progetto di portare tutto il personale delle Aree A e B al livello apicale dell’Area (A3 e B3) e di riconoscere un passaggio economico al personale dell’Area C diventerebbe irrealizzabile. Per questo il nostro NO alla proposta dell’Amministrazione è stato lapidario. Per giunta la delegazione dell’INPS non ha neanche affrontato la nostra proposta di riattivare le selezioni verticali per i passaggi dall’Area A alla B e dall’Area B alla C finanziandole con le risorse del Fondo di Ente.

 

Nella parte finale della riunione la UIL ha avanzato l’ipotesi di riconoscere a tutto il personale la differenza stipendiale con il livello economico superiore attraverso un incremento del TEP, da recuperare una volta che singolarmente si abbia ottenuto il passaggio economico. L’Amministrazione ha chiesto una pausa di riflessione e rinviato la riunione al 4 dicembre.

 

A nostro parere non c’è d’attendere la prossima riunione per esprimere un giudizio drasticamente negativo sull’operato dell’Amministrazione ed in particolare di una dirigenza dell’INPS cha ha interiorizzato la distanza dai lavoratori e dai loro interessi che caratterizza i vertici dell’Istituto. Occorre costruire una risposta forte e organizzata. Il periodo e la mancanza di ore di assemblea per l’incessante attività sindacale prodotta nell’anno, anche in relazione alle elezioni RSU, non aiutano ad avere gli strumenti idonei per una immediata risposta. E’ quindi dalle singole sedi che i segnali devono essere inviati all’Amministrazione centrale, cominciando a preparare il terreno per un’ASSEMBLEA NAZIONALE da convocare ad inizio 2016, iniziativa che appare quanto mai necessaria.