COMUNICATO STAMPA - PUBBLICO IMPIEGO: USB LANCIA LA CAMPAGNA "LIBERIAMO L'INPS". SABATO 23 GENNAIO PRESIDIO A ROMA ALLA CONVENTION DEI DIRIGENTI

Nazionale -

Sabato, 23 gennaio, la USB P.I. terrà un presidio a Roma, dalle 9.30 alle 11.00, davanti agli uffici INPS di Via Ballarin 42, dove è prevista una convention dei dirigenti INPS convocati da tutta Italia ai quali il Direttore generale spiegherà la nuova organizzazione dell’ente previdenziale pubblico. L’USB distribuirà una “lettera aperta” ai 500 dirigenti, annunciando l’avvio della campagna nazionale “LIBERIAMO L’INPS”.

 

Luigi Romagnoli, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego, spiega così l’iniziativa: “Torniamo a contestare le nomine del Presidente Boeri e del Direttore generale Cioffi, avvenute in difetto dei requisiti richiesti dalle norme per tali incarichi. Nelle scorse settimane è inoltre emerso che sul Direttore generale pesa un conflitto d’interessi, perché da capo del personale dell’ENEL ha gestito l’esodo incentivato di migliaia di lavoratori per i quali non sono stati versati una parte dei contributi dovuti. Oggi, da Direttore generale dell’INPS, lo stesso Cioffi è chiamato a vigilare su quanto accaduto all’ENEL, che è stato oggetto di accertamenti da parte degli ispettori dell’INPS. Intanto le interrogazioni parlamentari presentate al Ministro del Lavoro Poletti sulla nomina del Direttore generale e sul suo conflitto d’interessi non hanno avuto ancora risposta”.

 

Prosegue il dirigente USB: “Il Presidente Boeri, al momento dell’insediamento, aveva affermato che l’INPS doveva essere una casa di vetro, ma ha certificato requisiti inesistenti per il Direttore generale, ha assunto contro il parere della Corte dei Conti la propria portavoce con un appannaggio di 80.000 euro annui mentre nessun funzionario interno iscritto all’albo dei giornalisti è stato ritenuto idoneo per il ruolo di responsabile dell’Ufficio Stampa; ha chiamato all’INPS il Prof Garibaldi, con il quale ha fondato il sito lavoce.info, mettendogli a disposizione le banche dati dell’Istituto; ha proposto il ricalcolo delle pensioni con il sistema contributivo, che produrrebbe una penalizzazione del 20/30% degli attuali assegni”.

 

“L’INPS non merita di essere ridotto ad un dipartimento del Ministero del Lavoro – incalza Romagnoli – All’Ente è stata scippata l’attività di Vigilanza, dopo che negli anni precedenti il recupero crediti era passato ad Equitalia, e le diverse riforme delle pensioni stanno producendo lo smantellamento del sistema previdenziale pubblico”.

 

“l’USB lancerà domani la campagna nazionale “LIBERIAMO L’INPS” – conclude il dirigente della USB – annunciando una manifestazione nazionale per il 19 febbraio prossimo davanti alla Direzione generale dell’Ente, per dire basta alle monarchie e agli amministratori delegati e ottenere un governo collegiale dell’INPS che sia indipendente da politica e sindacati; per il rilancio della previdenza sociale pubblica con l’abbassamento dell’età pensionabile e un sistema di calcolo che assicuri in futuro pensioni pubbliche dignitose; per la internalizzazione dei servizi e delle attività affidati all’esterno”.