INPS, IL 21 SI SCIOPERA E IL 22 TUTTI A ROMA PER DIRE NO ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE

Domani, 21 ottobre, sciopero generale proclamato dalla USB per l’intera giornata lavorativa

Vi invitiamo a partecipare alle iniziative territoriali.

A Roma si terranno due presidi: dalle 10 davanti al Ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere; dalle 11 davanti al Ministero dell’Economia in Via XX Settembre.

I delegati USB, i militanti e i lavoratori della Direzione Generale INPS sosterranno con la loro presenza la manifestazione della Scuola davanti al MIUR.

I delegati USB, i militanti e i lavoratori delle sedi INPS del Lazio sono invece invitati a garantire la loro presenza davanti al MEF.

Il 22 ottobre MANIFESTAZIONE NAZIONALE per il NO alla Riforma Costituzionale di Renzi-Boschi-Verdini, con partenza del Corteo alle ore 14 da Piazza San Giovanni, che per l’occasione si chiamerà Piazza Abd Elsalam, l’operaio della GLS di Piacenza ucciso davanti alla sede dell’azienda di spedizioni durante un picchetto sindacale.

Tra il 21 e il 22 Piazza Abd Elsalam sarà animata con dibattiti, incontri e musica.

Invitiamo tutte e tutti a partecipare a questa due giorni di lotta per difendere la democrazia e riconquistare diritti nel Lavoro e servizi nello Stato Sociale.

 

Comunicato n. 58/16

Nazionale -

La Legge di stabilità 2017 licenziata pochi giorni fa dal Consiglio dei Ministri ammonta a 27 miliardi, più o meno quanto si è risparmiato tenendo bloccati i contratti dei lavoratori pubblici per sette anni. Possiamo quindi affermare che la prossima Legge di stabilità l’abbiamo finanziata totalmente noi.

Domani scioperiamo innanzitutto per ottenere un rinnovo del contratto che recuperi almeno in parte quanto ci è stato sottratto con la forza in questi anni. Non possiamo accettare un contratto triennale che preveda 20/30 euro di aumento mensile a regime, perché è questa la cifra che il governo ha stanziato. E non è detto che l’incremento contrattuale finisca nella retribuzione tabellare, anzi, è vero il contrario: Renzi e Madia hanno fatto capire che una buona parte degli stanziamenti andranno a premiare il “merito”, seguendo la filosofia che aveva guidato Brunetta nella sua riforma.

USB NELLA PIATTAFORMA CONTRATTUALE DI PUBBLICO IMPIEGO CONSEGNATA ALL’ARAN NEL 2013 HA CHIESTO 300 EURO DI AUMENTO MENSILE UGUALE PER TUTTI E LA TRASFORMAZIONE DEL SALARIO ACCESSORIO IN STIPENDIO CERTO E STABILE.

Domani scioperiamo anche per chiedere lo sblocco totale delle assunzioni nella pubblica amministrazione. Abbiamo segnalato più volte, ad esempio, che senza 6.000 nuove assunzioni l’INPS è destinato a chiudere o a ridimensionare drasticamente le proprie funzioni, come forse in molti vorrebbero, certamente i nemici della previdenza sociale pubblica e di uno stato sociale solidale con i deboli.

USB NELLA PIATTAFORMA DI PUBBLICO IMPIEGO HA CHIESTO LO SBLOCCO TOTALE DELLE ASSUNZIONI E ALL’INPS 6.000 NUOVE ASSUNZIONI NEI PROSSIMI QUATTRO ANNI.

Domani scioperiamo a sostegno della Piattaforma confederale USB “Voglio lavoro e stato sociale”, per una riforma radicale del Lavoro e del Welfare che restituisca diritti e dignità ai lavoratori e servizi pubblici realmente efficienti ed efficaci ai cittadini.

USB NELLA PIATTAFORMA CONFEDERALE HA CHIESTO L’ABROGAZIONE DELLA RIFORMA FORNERO E DEL SISTEMA CONTRIBUTIVO, PROPONENDO LA PENSIONE DI VECCHIAIA A 65 ANNI PER GLI UOMINI E A 60 PER LE DONNE.

Domani si svolgeranno decine e decine di iniziative territoriali, in cui il comune denominatore sarà: mandiamo a casa il governo Renzi. Un obbiettivo ambizioso, si potrebbe dire velleitario, considerato anche l’ultimo sostegno pubblico ricevuto dal Presidente del Consiglio da parte del Presidente degli Stati Uniti. A nostro parere un obbiettivo necessario per porre un freno a una deriva antidemocratica, autoritaria, che passa anche per la Riforma della Costituzione, sulla quale saremo chiamati a pronunciarci il prossimo 4 dicembre.

Per questo il giorno dopo lo sciopero generale saremo tutte e tutti in piazza, il 22 ottobre, a Roma per una manifestazione nazionale che metterà insieme il sindacalismo conflittuale, l’associazionismo, i movimenti a tutela dei beni comuni, per un forte NO sociale alla Riforma Renzi-Boschi-Verdini, che riduce la democrazia partecipativa in linea con le scelte che hanno colpito il lavoro pubblico e privato e l’insieme dello stato sociale.

Lo sciopero è innanzitutto una questione di dignità. Rinunciamo ad una giornata di lavoro perché rivendichiamo lo spazio che ci siamo conquistati con le lotte e i sacrifici per contrastare scelte che ricadono su di noi e sui nostri figli. Lo sciopero ha un costo, in alcuni casi molto salato, a seconda delle condizioni personali. Ma non c’è niente che possa sostituire questo strumento che è il più importante strumento di lotta sociale e sarebbe anche il più efficace se solo lo utilizzassimo tutti.

DOMANI SCIOPERIAMO E PARTECIPIAMO ALLE INIZIATIVE DI LOTTA

 

IL 22 OTTOBRE ALLE 14 ANDIAMO IN PIAZZA SAN GIOVANNI A ROMA, CHE QUEL GIORNO SI CHIAMERA’ PIAZZA ABD ELSALAM, PER DIRE NO ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE DI RENZI

 CERCHIAMO DI ESSERE IN TANTI