NAPOLI, ATTEGGIAMENTO "PUNITIVO E VESSATORIO" DEL DIRETTORE AREA METROPOLITANA

Napoli -

Martedì 18 ottobre 2016 si è svolta una sentita ed affollata assemblea del personale dell’Area Metropolitana Inps di Napoli presso la Direzione Regionale Inps Campania, in quanto la Direzione Provinciale ha negato l’utilizzo dell’atrio della Sede di via A. De Gasperi, sebbene quest’ultima fosse stata chiusa al pubblico.

Durante la discussione sono stati affrontati i temi della piattaforma dello sciopero generale del 21 c.m. indetto dalla USB, la vertenza nazionale sul mansionismo all’interno dell’Istituto e specifiche problematiche locali. Dopo una panoramica sull’o.d.g., i lavoratori intervenuti in assemblea ponevano l’accento su alcuni punti specifici, tra cui l’ods emanato dal Direttore dell’Area Metropolita sulle modalità di fruizione delle ferie e l’annosa questione del mansionismo.

Per quanto concerne l’Ods di cui sopra, contestato da tutte le OO.SS. fino al punto di interrompere le relazioni sindacali, trattasi di un’ulteriore provocazione del Direttore metropolitano che, con grande fantasia, istituisce - tra l’altro per il periodo estivo - fasce minime di presenze del personale pari a 60% per i mesi di luglio-settembre e 40% per il mese di agosto.

Sebbene tale disposizione non trova in alcun modo riscontro nella normativa vigente, non curante delle contestazioni da parte dell’intero tavolo sindacale, il Direttore ha interrotto il confronto sulla materia con le OO.SS. ed ha pubblicato l’ods, decidendo per di più di estenderlo in tutta l’area metropolitana.

È evidente che tale scelta rientra in quel comportamento “punitivo” e “vessatorio” che ha caratterizzato, fin dall’inizio, tutta la “gestione Delfino” e che, con oltre 23 provvedimenti disciplinari in poco più di sei mesi (che non trovano riscontro in tutto il territorio nazionale), sta minando il clima aziendale ed il benessere psico-fisico dei lavoratori.

In merito all’annoso problema del Mansionismo abbiamo illustrato le modalità di intervento e l’importanza di aderire alla nostra campagna vertenziale sul fenomeno che investe tutti i lavoratori, recependo le preoccupazioni dei colleghi appartenenti all’area A e B sul loro destino in quanto le loro aree di appartenenza non sono contemplate di fatto nel nuovo “Modello di Organizzazione dell’Istituto” definito dal Presidente BOERI con la determinazione nr. 89 del 30 giugno 2016 di prossima attuazione. Inoltre, abbiamo recepito le istanze dei lavoratori con la qualifica A3 e B3 esclusi da ogni tipo di selezione interna e da ogni possibilità di progressione di carriera bloccate, grazie ai vari nefasti interventi legislativi, quali la riforma Brunetta e il blocco del turn over nelle pubbliche amministrazioni.  Considerata l’importanza della tematica di cui sopra, inviteremo la Segreteria Nazionale ad indire una assemblea nazionale in modo da incidere durante la fase di rinnovo del CCNL per addivenire, finalmente, all’area unica che, a ns. avviso, resta l’unica soluzione al problema.                                      

La discussione è proseguita sulle selezione interne, durante la quale abbiamo ribadito la posizione nazionale USB che rivendica, a fronte di un difforme comportamento della Dirigenza territoriale in merito all’ammissione con riserva alle prove selettive di alcuni candidati, pari trattamento del personale sul tutto il territorio nazionale.

Analogamente, sull’assegnazione del coefficiente di merito 1,2 è emersa tutta la preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori per il modo con cui l’Amministrazione ha affrontato, con fughe in avanti, un tema così delicato e determinante per l’erogazione del salario accessorio. Preoccupazione, questa, già colta dalla USB a livello nazionale che intravede nell’assegnazione del coefficiente di merito 1,2 uno specchietto per le allodole per introdurre anticipatamente le fasce di merito a “ribasso” per l’assegnazione dell’incentivo, così come previste dalla riforma Brunetta e peggiorate dalla Madia.

È chiaro che la nostra preoccupazione va ben oltre l’applicazione della riforma Brunetta-Madia nel prossimo rinnovo contrattuale dei pubblici dipendenti (che sicuramente vedrà accrescere i Cud, udite-udite, di qualche decina di euro) e non può che riguardare l’attacco allo stato sociale ed alla previdenza pubblica portato avanti quotidianamente dal governo Renzi, in linea con i suoi predecessori.

Ancora una volta, giusto per fare qualche esempio, si parla di pensione di reversibilità legata all’Isee, tramutando erroneamente una prestazione previdenziale in assistenziale; oppure di anticipazione pensionistica, alias APE, che invece di correggere le storture e le rigidità della riforma “Fornero”, consegna le lavoratrici ed i lavoratori nelle mani delle banche e delle assicurazioni a cui dovranno rivolgersi per stipulare un “mutuo”. Così facendo si dà l’opportunità agli istituti di credito di entrare prepotentemente all’interno del nostro Istituto.

Per contrastare tutto ciò e per dare una spallata al governo Renzi noi della USB invitiamo tutte le lavoratrici e lavoratori a scioperare con noi il 21 ottobre 2016 ed a partecipare alla manifestazione Nazionale a Roma per il “NO RENZI DAY” sabato 22 ottobre.

Coordinamento regionale INPS Campania

 

 

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