NON UNA DI MENO

Comunicato n. 12/17

Nazionale -

In 40 paesi in tutto il mondo l’8 marzo è stato proclamato  un giorno  di sciopero generale per dire basta  alla VIOLENZA maschile sulle donne, ai  FEMMINICIDI, alle DISCRIMINAZIONI di genere e alle MOLESTIE nei luoghi di lavoro.

CONTRO le DISCRIMINAZIONI SALARIALI di genere, fatte di livelli contrattuali più bassi, di una RETRIBUZIONE fino al 20% INFERIORE a quella degli uomini a parità di mansione, di ricorso massiccio al PART TIME INVOLONTARIO, di LAVORI NON QUALIFICATI nonostante una maggiore scolarizzazione, di richiesta di DIMISSIONI IN BIANCO all’atto dell’assunzione, di maggiori CONTRATTI ATIPICI E PRECARI da giovani e di PENSIONI DA FAME in vecchiaia.

Di fronte ad una mobilitazione così importante a livello internazionale, nonostante che la USB INPS avesse comunicato l’adesione alla giornata di sciopero internazionale, alcune strutture della CGIL dell’INPS convocano invece, per la stessa giornata, assemblee che risultano assolutamente incomprensibili ed inaccettabili rispetto alla mobilitazione generale.

Cose “irrilevanti” che accadono sulla pelle delle donne.