TAVOLO NAZIONALE 21 MARZO 2017

Comunicato n. 20/17

Nazionale -

 

 

Finalmente dopo ripetute richieste inviate dalla USB ai vertici dell’Istituto per la convocazione di un tavolo di confronto su vari argomenti rimasti senza risposta si è svolto il 21 marzo scorso un incontro che, quanto meno, ha reso possibile iniziare a fare un po’ di chiarezza.

 

 

VIGILANZA

L’incontro ha permesso finalmente di aprire il confronto sull’attività di vigilanza chiesto dalla USB al neo Direttore generale fin dal suo primo saluto alle organizzazioni sindacali dell'Ente. Il confronto è arrivato decisamente in ritardo, visto che INPS ed INL hanno già siglato nel frattempo un protocollo d’intesa per disciplinare la collaborazione istituzionale tra le due amministrazioni.

La discussione è servita tuttavia per portare all’attenzione dell’amministrazione la situazione di sofferenza e disagio che stanno attraversando gli ispettori, oltre a sottolineare il blocco operativo che la confusa costituzione dell’INL ha determinato, con pesantissime ricadute sull’attività di produzione, che non possono essere addebitate agli ispettori. La USB ha ribadito ancora una volta la propria contrarietà alla costituzione dell'Ispettorato, sottolineando gli aspetti politici dell'operazione e la necessità di nuove risorse economiche, dal momento che le riforme a costo zero non esistono. Nell'evidenziare che il compito dell'INL è quello di coordinare l'attività ispettiva con INPS, è stato chiesto all'Amministrazione di impartire disposizioni chiare agli ispettori dell'Ente anche per la loro tutela. Infine è stata sottolineata l'esigenza di una formazione appropriata per quanto riguarda l'attribuzione del ruolo di UPG, non ritenendo assolutamente sufficienti quelle previste dall'INL.

L'Amministrazione ha quindi accolto la richiesta della USB e di altre organizzazioni sindacali per la convocazione periodica di incontri specifici sull'attività di vigilanza.

 

TASSAZIONE SUSSIDI STRAORDINARI

In merito alla tassazione dei sussidi straordinari, la USB ha ribadito la totale disapprovazione del comportamento dell'Amministrazione, che ha messo i lavoratori e le organizzazioni sindacali di fronte al fatto compiuto, senza alcuna informazione preventiva. In tal senso, nel rispetto di correte relazioni sindacali, la USB ha diffidato l’Amministrazione dal perseverare in simili comportamenti.

Nel merito, è stato sottolineato che quanto previsto all’art. 51 del TUIR esclude dal recupero fiscale le erogazioni effettuare per la fruizione dei servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti e quelle compiute dal datore di lavoro a fronte delle spese sanitarie, punti f-bis) ed h) comma 2 articolo 51.  Erogazioni che trovano riscontro ai punti da 2 a 2.2 dell'accordo sui sussidi straordinari dell'INPS.

L’amministrazione ha risposto chiarendo di aver già dato disposizione per la restituzione di quanto trattenuto dal taglio fiscale sia per chi beneficia della L.104 sia per le casistiche sopra richiamate. Inoltre, la stessa Amministrazione chiederà ai lavoratori interessati di specificare la situazione in essere per poter verificare se si ha titolo o no a non essere tassati.

Nulla da fare per il passaggio dalla tassazione ordinaria a quella separata, su cui l’Agenzia delle Entrate, a detta dell’Amministrazione, è stata inamovibile. La richiesta di diluire con un maggior numero di rate la restituzione delle quote soggette al recupero fiscale ha trovato risposte vaghe, anche se non perentorie.

 

POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Per quanto riguarda le procedure messe in atto da qualche Direzione Regionale per il conferimento di nuove posizioni organizzative, in contraddizione con il messaggio n. 991 del 2/3/2017 del Direttore centrale Risorse Umane, la USB aveva già prima dell'incontro sollecitato l'Amministrazione ad annullare i bandi in coerenza con le disposizioni contenute nel citato messaggio. Il Direttore centrale Risorse Umane ha riferito al tavolo sindacale di aver dato disposizioni di annullare i bandi in attesa di rivedere le modalità di attribuzione delle posizioni organizzative, che dovranno essere caratterizzate da flessibilità e trasparenza, la stessa trasparenza invocata al tavolo da CGIL-CISL-UIL, che sono le stesse organizzazioni sindacali firmatarie del precedente accordo sull'attribuzione degli incarichi di posizione organizzativa.

USB è intenzionata a rivendicare una vera trasparenza nelle modalità di selezione per l'attribuzione delle posizioni organizzative, che dovranno avere le caratteristiche di una vera selezione, con valutazione anche delle attitudini a ricoprire tale ruolo, mentre nel numero dovranno essere individuate quelle realmente necessarie, non essendo accettabile che ci siano team in cui i coordinatori coordinano se stessi, come avviene in alcuni casi in Direzione generale. La USB continuerà inoltre a porre la questione del finanziamento di tali indennità e in sede di rinnovo contrattuale chiederà che l'organizzazione del lavoro delle amministrazioni pubbliche sia finanziata con le risorse del bilancio di tali amministrazioni.

 

INTERPELLO DIREZIONI REGIONALI E METROPOLITANE

Altro argomento affrontato durante l’incontro è stato quello inerente la circolare n.59 del 15 marzo di quest'anno, con la quale l’Amministrazione ha fornito le disposizioni per avviare la fase di costituzione delle Direzioni Metropolitane in attuazione del nuovo assetto ordinamentale dell’Istituto.

Mentre le altre organizzazioni sindacali hanno sollevato obiezioni sui titoli di studio evidenziati nella circolare o sulla mancata chiarezza della dislocazione della sede operativa delle Direzioni Metropolitane, la USB ha espresso la propria netta contrarietà alla previsione, stabilita nella circolare, di estendere l’interpello a tutto il personale delle strutture territoriali di competenza al fine di reperire le risorse umane necessarie alle nuove Direzioni di Coordinamento Metropolitano. Un vero e proprio interpello per il trasferimento volontario dalle sedi operative alle Direzioni Metropolitane con funzioni di coordinamento. Una scelta che, vista la situazione di gravissima difficoltà operativa delle sedi, USB ritiene assolutamente sbagliata, in quanto si vanno a sottrarre dipendenti alle sedi che giornalmente devono fronteggiare un’utenza sempre più esasperata ed a quelle stesse sedi si chiede, allo stesso tempo, di garantire livelli di produzione crescenti, a fronte di una progressiva perdita di personale (oltre 100 pensionamenti al mese).

L’Amministrazione ha risposto all'intervento della USB impegnandosi ad adottare una nuova comunicazione che, rinviando ad eventuali accordi sul territorio, limiti la partecipazione all’interpello solo ai dipendenti in forza alle corrispondenti Direzioni regionali.

 

SELEZIONI

In chiusura d’incontro USB ha chiesto notizie sulle selezioni 2016, sia rispetto ai tempi di approvazione delle graduatorie sia rispetto alle percentuali del numero dei passaggi ripartiti tra le varie regioni. Sul primo argomento l’Amministrazione ha comunicato che sicuramente entro il 20 maggio sarà concluso l’esame dei ricorsi presentati, che al momento bloccano la definitiva approvazione delle graduatorie, mentre nessuna risposta è stata fornita in merito alla distribuzione dei passaggi. USB tornerà a porre la questione in occasione del prossimo incontro, in cui si affronterà il tema del riassorbimento del TEP. 

 

CAMBI DI PROFILO

L'Amministrazione si è presentata al tavolo con la proposta di cambio di profilo per 9 sanitari che hanno chiesto di passare amministrativi, sottolineando la volontà di modificare l'accordo sui cambi di profilo. La USB è intervenuta proponendo che si chiudesse complessivamente un ciclo, esaminando tutte le richieste di cambi di profilo, per poi attivare il confronto per modificare le regole, esigenza che la USB ha rappresentato da tempo. Da parte di tutte le altre organizzazioni sindacali si è proposto che in nome della trasparenza si annullassero tutte le attuali domande di cambi di profilo per passare direttamente al confronto sulle nuove regole. La Delegazione di parte pubblica si è rimessa alla volontà della maggioranza del tavolo sindacale. Ancora un richiamo alla trasparenza da parte di chi, non solo ha firmato il vigente accordo sui cambi di profilo, ma in questi anni ha gestito in modo clientelare tale materia sottoscrivendo gli accordi che oggi rinnega.

 

Sull'INCENTIVO 2016 abbiamo riferito nel precedente comunicato.