CHI VA ALLA DSU ESCE DALLA DIREZIONE GENERALE INPS? SULL'ARGOMENTO NESSUNO FA CHIAREZZA

Comunicato n. 39/17

Nazionale -

La domanda a cui vorremmo fosse data una risposta chiara è questa: il personale destinato alla Direzione Servizi all’Utenza non sarà più in carico alla Direzione generale? L’ipotesi non è avventata, perché la DSU non è una direzione centrale ed è incardinata nel territorio, basta controllare sulla rete intranet dell’Istituto. I lavoratori hanno il diritto di conoscere preventivamente se un trasferimento a quella direzione corrisponde ad una loro uscita dagli organici della Direzione generale. A meno che la collocazione sul territorio della DSU sia solo “virtuale” e corrisponda ad esigenze di propaganda, per  dimostrare che la riorganizzazione dell’Istituto ha prodotto la diminuzione delle direzioni centrali a favore del territorio. 

Nessuno finora ha chiarito questo aspetto non secondario. E se la DSU è un ufficio territoriale perché non dare a tutti i lavoratori del Lazio la possibilità di presentare domanda per una mobilità volontaria verso la nuova direzione, i cui uffici saranno collocati nello stabile di Via Ballarin? Invece si è deciso di circoscrivere la mobilità volontaria al personale della Direzione generale e di avviare una mobilità obbligatoria seguendo criteri piuttosto discutibili.

Finora abbiamo assistito a vere e proprie azioni di boicottaggio nei confronti della nuova direzione attuate da diversi direttori centrali, che da una parte hanno bloccato il trasferimento volontario di alcuni lavoratori e dall’altra hanno stilato liste di personale da destinare alla DSU formate in gran parte da titolari di permessi Legge 104, indesiderati, neo mamme, disabili, quasi che tali condizioni fossero considerate di ostacolo alla produttività e la sede virtuale un reparto di confino dove concentrare lavoratrici e lavoratori considerati ingiustamente una zavorra per l’attività delle direzioni di provenienza. Ad oggi ci sembra che la situazione resti ingarbugliata e che si vada avanti ad ogni costo, ignorando i problemi, anche se il Capo del Personale nel recente incontro con la RSU della Direzione generale ha preso l’impegno d’intervenire personalmente per analizzare i singoli casi.

A nostro parere è il caso di fermare questo processo, di bloccare qualunque trasferimento e di avviare un confronto trasparente senza avere alcuna volpe sotto il braccio. Se la DSU è una direzione del territorio, il confronto deve avvenire sul tavolo sindacale nazionale e il primo punto da chiarire è la corretta collocazione della Direzione Servizi all’Utenza.

Dall’amministrazione centrale ci aspettiamo risposte chiare e celeri, altrimenti saremmo costretti a mobilitare i lavoratori per fermare un processo di riorganizzazione che sta già dimostrando tutti i suoi limiti.