INPS, ANNUNCIO DI BOERI: INCREMENTO DELL'ORGANICO E NUOVE ASSUNZIONI

NON SONO LE 6.000 CHIESTE DA USB MA QUALCOSA SI MUOVE

 

Comunicato n. 50/16

Nazionale -

Nella riunione del tavolo sindacale di ieri, chiesto ed ottenuto dalla USB, il presidente Boeri ha inizialmente ribadito quanto già comunicato a luglio in merito alla possibilità, in base all’attuale turn over, di procedere a circa 900 nuove assunzioni così distribuite: 450 da stabilizzazione del personale in comando e assunzione degli idonei dei concorsi pubblici di Area C, altre 450 circa dal nuovo concorso che l’Amministrazione ha intenzione di bandire.

In aggiunta a questo dato, già a conoscenza da tempo, Boeri ha comunicato di voler incrementare l’organico dell’Ente di alcune centinaia di posti per procedere in tempi ristretti e con procedure snelle all’assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale, a seguito degli adempimenti che saranno affidati all’INPS qualora diventi operativo il prestito pensionistico, il cosiddetto APE.

Il presidente non si è sbilanciato né sul numero delle imminenti assunzioni né sulle modalità che saranno adottate per il reclutamento. Gli elementi forniti sono troppo generici per poter valutare compiutamente le intenzioni dell’Amministrazione. E’ senz’altro positivo l’incremento dell’organico come lo è l’ingresso di giovani per avviare l’indispensabile ricambio generazionale. Ci permettiamo tuttavia di chiedere al presidente Boeri massima trasparenza nella fase di reclutamento.

Nel nostro intervento abbiamo sottolineato ancora una volta l’esigenza di 6.000 nuove assunzioni entro i prossimi quattro anni per evitare il collasso dell’INPS, a meno che non si pensi di risolvere tutto con l’informatica o con l’esternalizzazione delle prestazioni.

Per quanto riguarda il personale attualmente in comando presso l’Ente, il presidente ha ribadito la volontà di far slittare al 2017 la stabilizzazione di quello di Area B anche per non incorrere in un contenzioso con gli idonei del concorso pubblico a B1 che risulterebbero controinteressati. Boeri ha ribadito di non voler procedere all’assunzione dei B1 amministrativi comunicando che si sta adoperando perché la graduatoria del concorso pubblico sia utilizzata da altre amministrazioni (ipotizziamo, per esempio, il Ministero della Giustizia n.d.r.). Per quanto riguarda il caso di amministrazioni restie a concedere ulteriori proroghe al personale attualmente in comando in attesa della definitiva stabilizzazione, il presidente ha assunto l’impegno d’intervenire personalmente presso tali amministrazioni come fatto in passato. Non dovrebbero invece insorgere problemi per la stabilizzazione del personale in comando inquadrato in Area C.

Nel nostro intervento abbiamo comunque sottolineato il rischio che a qualcuno venga negata la proroga, chiedendo di chiudere in modo positivo e definitivo al più presto questa fase, ribadendo che al di là di come il personale in comando è entrato in Istituto, oltre alla professionalità accumulata vi sono casi familiari e personali di disagio di cui occorre tenere conto.

Per quanto riguarda la cessione ad altre amministrazioni della graduatoria del concorso pubblico a B1 amministrativo, nell’esprimere il rammarico per l’intenzione del presidente di non procedere alle assunzioni, abbiamo accolto con parziale soddisfazione la notizia del possibile utilizzo della graduatoria da parte di altre amministrazioni guardando all’interesse personale dei candidati e all’impegno che negli anni abbiamo messo per sostenerne le ragioni e le aspettative.

Dal ragionamento sulle assunzioni restano ancora una volta esclusi, almeno per il momento, i lavoratori in attesa di passaggio all’area superiore, in special modo gli attuali A3 e B3. Un accenno per la verità è stato fatto dal presidente quando ha parlato di rideterminare l’organico anche per permettere i passaggi di area, ma è una dichiarazione d’intenti troppo generica, mentre la condizione dei lavoratori interessati, che svolgono quotidianamente funzioni proprie dell’Area C, merita una soluzione complessiva e definitiva.

Un altro argomento che non è stato toccato e che merita un’approfondita discussione è la questione relativa ai carichi di lavoro. La produzione non può essere soltanto argomento da relegare agli osservatori sulla produttività, ma deve essere portata al tavolo sindacale nazionale per un confronto non frettoloso. Su questo aspettiamo segnali da parte del presidente in quanto capo della delegazione trattante di parte pubblica.

In merito agli altri argomenti trattanti seguiranno specifici comunicati.