UNA MESSINSCENA INUTILE E COSTOSA

Bologna -

 

L’introduzione degli emoticons di Brunetta in tutte le sedi Inps dell’Emilia Romagna, rientra nella becera politica nei confronti dei dipendenti pubblici con cui il Ministro, fin da subito, ha inteso caratterizzare il proprio mandato.

 

Si tratta di una messinscena inutile perché non si capisce come l’eventuale giudizio negativo possa essere razionalmente utilizzato.

Come si fa a sapere infatti, visto l’anonimato di chi da il giudizio, se si tratta di un giudizio dato con consapevolezza, oppure per scherzo, oppure, come si verificherà spesso, equivocandone il significato?

 

Quanti infatti, pensando di dare giudizio mirato sull’operato dello sportellista di turno, in realtà lo daranno, sbagliando, sullo stato della pratica di cui, ovviamente, non è responsabile lo sportellista? Quanti sapranno distinguere tra il comportamento di chi hanno davanti e la risposta, magari non soddisfacente, relativa al merito delle loro aspettative giuridiche?

 

Come si vede è una trovata che non dice niente della validità di un servizio anche perché, come è stato provato, la stragrande maggioranza di coloro che sono soddisfatti, in genere non stanno a perdere tempo con queste sciocchezze. Saranno solo quei pochi che, magari a torto, riterranno di essere stati trattati ingiustamente che daranno il giudizio negativo..

 

C’era bisogno di una simile trovata? Evidentemente no!!!

 

Brunetta lo sa e ad esempio nel sito dell’Aci, nella spiegazione delle faccette, per quella rossa aggiunge una frase indicativa e cioè che chi è insoddisfatto può specificare meglio il suo dissenso. Ma anche prima chi riteneva di aver ricevuto un trattamento maleducato poteva  denunciare all'URP lo sportellista e con tanto di nome e cognome. A maggior ragione se era lo stato della sua pratica che veniva contestata e non lo sportellista.

 

E allora a cosa serve introdurre questa inutile modalità? Quali sono i veri scopi?

 

In primo luogo serve  a Brunetta per far parlare di se e far credere agli ignoranti che si informano solo con la televisione, di cui il ministro è assiduo ospite, di essere un riformatore della Pubblica Amministrazione.

In secondo luogo serve a far fare soldi ai produttori di macchinette. Nel sito della Funzione Pubblica si parla di uno stanziamento di 1,5 milioni di euro. Soldi nostri, di tutti i contribuenti che verranno letteralmente gettati nella spazzatura della farsa mediatica contro la Pubblica Amministrazione. Quando c'è da trovare fondi per migliorare il lavoro dei dipendenti i soldi non ci sono, per queste trovate invece si sprecano.

 

Infine, ed è il più importante, c’è la presa in giro nei confronti dei cittadini. Lo scopo è distrarre l’opinione pubblica dai problemi reali  inventando un capro espiatorio facile come lo sportellista. Si cerca così di dirottare la protesta della gente per le pensioni da fame, la dilagante disoccupazione, gli assegni inadeguati e le tasse che invece di diminuire aumentano ogni anno che passa. Come se la povertà e la miseria che avanzano fossero colpa di chi è li solo per dare informazioni mentre l’unico vero responsabile è il governo che non fa quello che dovrebbe per combatterla.

 

Ci dispiace che qualche sindacato non colga questi aspetti e continui a firmare cambiali in bianco a questo ministro che l’unica cosa che ha saputo fare fino ad oggi è stato di tagliare risorse, personale, stipendi e di prendersela con i lavoratori malati, (quelli veri).

 

 

Coordinamento RdB-CUB INPS - Emilia Romagna