BOERI INCONTENIBILE, PARLA ORMAI DA POLITICO E RISCOPRE IL TORMENTONE DELLA BUSTA ARANCIONE

Comunicato n. 87/18

Nazionale -

Il presidente dell’INPS, intervenendo a Milano alla presentazione del libro di Paolo Gentiloni, ha parlato di una dittatura della maggioranza che delegittima gli Organi indipendenti, riferendosi evidentemente al fatto che il Governo non ha ascoltato il grido d’allarme lanciato più volte dallo stesso Boeri sull’aumento di 100 miliardi della spesa pensionistica come conseguenza dell’introduzione della quota 100. Ne ha dato notizia l’Adnkronos in un articolo di ieri, 18 novembre, ripreso da altre agenzie ed organi di stampa, nel quale si annunciava, inoltre, l’intenzione dell’Esecutivo d’inserire la Riforma della Governance di INPS e INAIL nel provvedimento che riguarderà le pensioni.

Si profila il ripristino di una Consiglio d’Amministrazione con cinque componenti, compreso il presidente. Per Boeri sono gli ultimi spiccioli di presenza all’INPS e se li sta spendendo nel peggiore dei modi, continuando a travalicare il ruolo istituzionale che ricopre in uno dei maggiori enti pubblici e parlando ormai da politico.

Nei giorni scorsi il presidente dell’INPS ha annunciato in pompa magna alla stampa l’invio di 1.000.000 di buste arancione ai lavoratori iscritti alla gestione pubblica. Esattamente quello che fece quattro anni fa con gli iscritti alla gestione privata, pochi mesi dopo aver messo piede all’INPS. In questi anni il progetto “La mia pensione”, sul quale Boeri ha molto investito sul piano mediatico, si è rivelato un fallimento, oggetto di critiche trasversali. E’ priva di valore, infatti, la proiezione dell’importo indicativo di una pensione che sarà maturata, ad esempio, tra venti o trent’anni. A Boeri consigliamo di dare al più presto le dimissioni per uscire volontariamente dall’INPS prima di creare ulteriore imbarazzo all’ente con le sue dichiarazioni in libertà.