PART-TIME VERTICALE… DALLE PAROLE AI FATTI

Comunicato n. 33/19

Nazionale -

Siamo felici che anche altre organizzazioni sindacali si stiano esprimendo rispetto ad una battaglia per il riconoscimento della contribuzione figurativa relativa al part-time verticale ciclico che la USB ha avviato ormai da anni, sulla scorta delle pronunce della Corte di Giustizia Europea n.395 del 10 giugno 2010 e della Cassazione n.24532 del 17/9/2015 e n.23948 del 24/11/2015.

Il Part-time verticale ciclico è riconosciuto figurativamente ai fini pensionistici solo agli iscritti alle casse della gestione pubblica e non agli iscritti alla cassa della gestione privata, determinando una disparità di trattamento su cui appunto si sono pronunciati i giudici nelle sentenze citate in precedenza. 

L’iniziativa che abbiamo assunto, dopo la consultazione con un nostro legale, per tentare di ridurre tempi e costi della procedura giuridica, ha portato alla presentazione di un ricorso per via amministrativa in INPS, che ha incontrato fin troppi ritardi, su cui il Comitato Centrale dell’Istituto dovrà pronunciarsi.

Negli incontri con La Direzione Centrale Entrate INPS, per chiarire i ritardi della procedura inerente l’esame del ricorso, la USB ha appreso della presentazione da parte dell’Istituto di un emendamento in sede di approvazione della Legge di Bilancio, utile al superamento di tale disparità.

In un successivo incontro con il Capo della segreteria Tecnica del Ministero del Lavoro, Dr. Capizzuto, abbiamo quindi sottoposto tale tema all’attenzione del ministero.

Da ultimo, in occasione delle audizioni delle organizzazioni sindacali, in sede di commissione alla Camera ed al Senato, per l’approvazione del decreto contenente “Quota 100”, abbiamo posto il problema del mancato riconoscimento figurativo del part-time verticale, riconosciuto solo agli iscritti della gestione pubblica, come fatto discriminate tra le diverse casse previdenziali, anche ai fini  del raggiungimento dei trentotto anni di contribuzione previsti proprio dalla quota cento per la maturazione del diritto alla pensione.

Durante l’audizione al Senato abbiamo ricordato l’emendamento presentato dall’INPS su tale argomento ed invitato i deputati presenti a farsi carico per la sua approvazione.

Come dicevamo all’inizio, le pronunce della giurisprudenza hanno ormai sancito il parere favorevole rispetto alle richieste di riconoscimento figurativo ai fini pensionistici dei periodi di part-time verticale presentate dai ricorrenti. Quindi l’avvio di un percorso legale dovrebbe garantire ormai tale certezza.

Tuttavia, per evitare lungaggini e spese legali, la USB ha avviato con un suo iscritto anche un ricorso amministrativo “pilota” che dovrà approdare al Comitato Centrale dell’INPS, dove siedono le altre organizzazioni sindacali e non è presente la USB.

Ci auguriamo, quindi, che le organizzazioni sindacali, che esprimono solo oggi la loro attenzione al tema, pronuncino parere favorevole sul ricorso presentato da un iscritto USB per il riconoscimento dei periodi figurativi relativi al part-time verticale, aprendo un’ulteriore strada verso la soluzione definitiva del problema.

Come si dice… dalle parole ai fatti.