INPS, BUONA ADESIONE ALLO SCIOPERO USB DEL 10 MAGGIO. MANIFESTAZIONE A ROMA DAVANTI AL MINISTERO DELLA P.A.

Comunicato n. 51/19

Nazionale -

Su 26.038 dipendenti complessivi dell’INPS 3.951 hanno scelto di aderire allo sciopero del pubblico impiego proclamato dalla USB per l’intera giornata del 10 maggio scorso. Una percentuale netta del 17%, che sale al 17,37% se si prendono in considerazione i dati della sola Area B. Una buona adesione, in tempi non facili, nei quali CGIL-CISL-UIL preferiscono ripiegare su una manifestazione di sabato che hanno in programma per l’8 giugno, mentre gli altri sindacati non fanno neanche quello.

A misurarsi con lo sciopero resta unicamente la USB, che ha voluto inviare a chi governa un messaggio chiaro sul rinnovo dei contratti: s’impegnino a trovare le risorse adeguate con la prossima Legge di Stabilità per rinnovare i contratti del pubblico impiego scaduti a dicembre del 2018, perché i lavoratori pubblici non sono disposti ad aspettare altri otto anni per avere il contratto come accaduto in precedenza.

Nella piattaforma dello sciopero c’era anche la richiesta di un piano straordinario di assunzioni, per garantire nel tempo l’erogazione dei servizi e il funzionamento della macchina statale. Particolare attenzione al tema dello sfruttamento dei lavoratori, costretti a compiti che non gli competono e retribuiti in modo inferiore al reale lavoro svolto. L’adesione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Area B sta a significare che è stato ben compreso che su questo terreno la USB non demorde, ma è pronta ad iniziative sempre più incisive.

Nel corso della manifestazione romana una delegazione è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto del Ministro per la Pubblica Amministrazione. Un incontro deludente, nel quale ci si è visti riproporre tutti i vincoli europei a scelte necessarie che avrebbero bisogno di coraggio e reale indipendenza dalle politiche antisociali imposte dall’Unione Europea. Inutile fare proclami in TV o nelle piazze se poi non si è conseguenti con quanto si afferma.

Uno sciopero che è stato l’inizio di una campagna contrattuale e d’intervento sindacale che la USB continuerà nelle prossime settimane con iniziative di settore e generali.

Continuiamo a lottare insieme.