SUL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE SI SCOPRANO LE CARTE. CGIL-CISL-UIL CONTINUANO A MENTIRE AI LAVORATORI. IL 13 GIUGNO DALLE 10 ALLE 14 TUTTI DAVANTI LA SEDE DELL'ARAN

Comunicato n. 59/19

Nazionale -

Ai sindacati che siedono ai tavoli “che contano” stanno tremando i polsi: con un presidente dell’INPS che dialoga direttamente con i lavoratori e con i sindacati rappresentativi non ammessi al tavolo per colpa di norme antidemocratiche, che non ha timore a rappresentare le proprie idee e lo fa con un linguaggio schietto e comprensibile a tutti, gli spazi per le consolidate pratiche clientelari rischiano di ridursi al lumicino. Così per evitare di perdere terreno è partita la contraerea delle tre maggiori confederazioni contro la presidenza dell’Istituto, con il sostegno del presidente del CIV che ha intimato più volte a Tridico di non fare politica finendo tuttavia col trascinare l’organo d’indirizzo e vigilanza dell’INPS in una continua polemica politica con l’organo di governo dell’Ente. In preda al panico CGIL-CISL-UIL arrivano a mentire ai lavoratori.

Lo hanno fatto nel comunicato unitario del 3 giugno dal titolo: Progressioni verticali, a che punto siamo? Ad un certo punto si legge testualmente – “…CGIL CISL e UIL sono impegnate, nel confronto con l’ARAN, nella riscrittura dell’ordinamento professionale del personale del comparto Funzioni Centrali...”. Nella migliore delle ipotesi devono aver sognato, perché la Commissione per la verifica dei Sistemi di classificazione non si riunisce dal 25 ottobre 2018 e quella convocazione era stata ottenuta grazie al presidio della USB del 26 settembre. Dunque, con chi sarebbero impegnati a confrontarsi? La verità è che continuano a mentire alle lavoratrici ed ai lavoratori, forti della presunzione di essere soggetti la cui credibilità non deve essere messa in discussione. Se CGIL-CISL-UIL hanno una proposta di nuovo Sistema di classificazione la rendano pubblica, come ha fatto da tempo la USB, invece di continuare a sostenere, senza spiegarne le ragioni, perché la proposta di area unica amministrativa avanzata dal sindacato di base dell’INPS non sia realizzabile.

La verità è che se non si lotta non si ottengono risultati. Per questo la manifestazione presidio del 13 giugno organizzata dalla USB è importante, perché solo con la lotta unitaria si può costringere l’Aran a convocare la Commissione delle Funzioni Centrali, mentre le Commissioni degli altri comparti, caso strano, risulta che si riuniscano con regolarità. Il 13 giugno ci deve essere una risposta forte dei lavoratori delle aree professionali, se si vuole realmente affrontare e risolvere il problema dello sfruttamento dei lavoratori delle Aree A e B. Ma è anche l’occasione per porre il problema che riguarda la collocazione dei geometri-periti industriali che, al pari degli altri lavoratori dell’Area C, sono invitati a partecipare all’iniziativa. La USB Pubblico Impiego INPS ha convocato un’assemblea nazionale esterna per l’intera giornata lavorativa del 13 giugno, per permettere ai lavoratori di tutte le regioni di essere presenti con proprie rappresentanze. La USB mette a disposizione la piazza, sta alle lavoratrici ed ai lavoratori riempirla di contenuti e di voglia di lottare.