ANALFABETISMO SINDACALE, DI ANDATA E RITORNO

Comunicato n. 51/10 (2/2)

Nazionale -

 

Quella mostrata dall’amministrazione, in occasione delle recenti iniziative di assemblea “corta”, riteniamo sia una finta ignoranza delle norme che nasconde, al contrario, la pervicace volontà di negare ai lavoratori i diritti sindacali, in ossequio alla diffusione del “metodo Marchionne” in tutto il mondo del lavoro, privato o pubblico che sia.

 

Quella mostrata, invece, dal giovane delegato Rsu della Direzione Generale INPS, eletto nelle liste della Cisl, temiamo invece sia ignoranza vera delle norme che regolano il funzionamento delle Rsu. Il Signor Paolo Scilinguo, in una sua nota del 16 settembre scorso (che alleghiamo al comunicato), protesta perché la Rsu, a maggioranza, ha deciso di sostenere la consultazione del 15 settembre, promossa da Cgil-Uil-Cisal-RdB.

 

Secondo il delegato Cisl, la Rsu avrebbe così perso la sua autonomia, trasformandosi in un “cavalier servente” delle organizzazioni sindacali nazionali e finendo per occuparsi di materie improprie al ruolo di tale organismo. Il delegato Cisl grida al complotto, parla di disorientamento dei lavoratori e trova lo spazio per uno spot finale a favore della Cisl, nel solco della migliore tradizione televisiva dei consigli per gli acquisti.

 

Al delegato della Direzione Generale facciamo presente quanto segue:           

  • la Rsu è un organismo unitario, autonomo, che assume le proprie decisioni a maggioranza e lo sanno bene i delegati eletti nelle liste della RdB, che spesso si sono trovati in minoranza;              
  • il contratto integrativo, e su questo verteva la consultazione del 15, è anche materia di contrattazione locale alla quale partecipa la Rsu;                     
  • l’accusa rivolta alla maggioranza dei delegati Rsu di aver trasformato l’organismo unitario in “cavalier servente” del sindacato appare ridicola, soprattutto se a farla è un delegato Rsu che firma la sua nota come segretario Cisl della Direzione Generale… (beata incoerenza!!!).

 

Si può essere critici, ma allo stesso tempo si deve essere leali, non riducendo la funzione di rappresentanza dei lavoratori a mercatino dell’usato, neanche sicuro!!!

 

Sbaglia la Cisl a dire che ci siamo ritirati sull’Aventino, perché abbiamo deciso di non partecipare più alle trattative, avviando insieme a Cgil-Uil e Cisal una vertenza per rivendicare l’applicazione del contratto integrativo 2009, tutelare i salari dei lavoratori e salvaguardare la funzione dell’Ente.

 

Noi stiamo dove riteniamo sia giusto essere, dalla parte dei lavoratori e dei cittadini. Il 1° ottobre saremo a Roma, a manifestare in Direzione Generale. Per quella data invitiamo la Cisl a munirsi di calcolatrice elettronica, perché il pallottoliere non basterà a contare i lavoratori che interverranno all’iniziativa.