UN INTEGRATIVO SEMPRE PIU' POVERO DI DIRITTI E DI RISORSE

Nazionale -

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Ieri, dopo una fin troppo lunga ed ingiustificata pausa e solo dopo aver minacciato di occupare gli uffici del Capo del Personale, sono finalmente riprese le trattative al tavolo sindacale nazionale con la presentazione da parte dell’Amministrazione di una bozza per la definizione del Contratto Integrativo 2011.

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CONTRATTO INTEGRATIVO 2011

Il primo dato è che ci sono meno risorse economiche a disposizione. Infatti, il Fondo passa da 320.608.094,00 euro (2010) a 318.842.883,00 euro (2011). Su questo abbiamo chiesto spiegazioni. Il testo, sulla falsariga del CCNI 2010, conferma e accentua le norme restrittive in termini di partecipazione sindacale previste dalla Riforma Brunetta.

Art. 8 – s’introducono ufficialmente le fasce di merito (25 – 50 – 25), da applicarsi nel momento in cui saranno disponibili eventuali  risorse aggiuntive scaturite dai risparmi di gestione.

Art. 4 – s’implementano le posizioni organizzative, mentre nulla si dice rispetto alla definizione di nuovi criteri per l’attribuzione delle stesse, nonostante l’impegno preso negli ultimi contratti Integrativi.

 

IL FONDO DIMINUISCE, LE POSIZIONI ORGANIZZATIVE AUMENTANO, LA DISCREZIONALITA’ RIMANE, BRUNETTA IMPERA.

Art. 3 – si attua la seconda fase dell’Accordo triennale di programma 2010/2012, con l’attivazione delle procedure selettive finalizzate alle progressioni orizzontali all’interno delle Aree con decorrenza 1° gennaio 2011.

Nel testo si specifica che i passaggi fino al 2013 avranno solo effetto “giuridico” e non economico.

 

I PASSAGGI PREVISTI SONO IL FRUTTO DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA, OTTENUTO CON LE LOTTE DEI LAVORATORI E SOTTOSCRITTO DA TUTTE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI. NESSUNO PUO’ ASCRIVERE “MERITI” ESCLUSIVI A CONTRATTI INTEGRATIVI INACCETTABILI PERCHE’ INFARCITI DI NORME DETESTABILI.    

E i passaggi tra le Aree dove sono??? E la proposta sulla produttività??? Mancano anche molte altre cose di cui tratteremo in un prossimo comunicato.

 

INCENTIVAZIONE 2010

Giovedì pomeriggio si terrà l’incontro con il Direttore Generale per l’esame della situazione delle Sedi che, secondo l’Amministrazione, non hanno raggiunto pienamente gli obiettivi. In previsione dell’incontro, abbiamo rinnovato la richiesta della documentazione giustificativa prodotta dai Direttori delle Sedi interessate.

 

SELEZIONI 2010

Il Direttore Generale ha annunciato di aver firmato la Determina per i passaggi all’interno delle Aree con decorrenza 1° gennaio 2010, che avranno solo effetto giuridico almeno fino al 2013. L’INPS sarà l’unica Amministrazione, tra quelle che hanno indetto selezioni per l’anno 2010, a non corrispondere nessun aumento retributivo legato ai passaggi, con conseguenze dirette su liquidazione, straordinario, turni, prestiti ecc., che continueranno ad essere calcolati con riferimento al livello economico precedente. Il tabellare sarà adeguato, forse, nel 2014, ma sicuramente senza arretrati.

Ancora una volta i Vertici dell’INPS dimostrano uno scarso, se non nullo, peso politico nei confronti di un governo “amico”.

I 15 milioni di euro previsti dal CCNI 2010 per finanziare i passaggi saranno distribuiti a titolo di incentivazione, così chi ha firmato l’Integrativo 2010 potrà dire ancora una volta che ha salvato l’incentivo individuale dei lavoratori, peccato che lo faccia con i soldi che dovevano finire nelle tasche di chi ha ottenuto il passaggio nel 2010.

 

PASSAGGI TRA LE AREE GIA’ AUTORIZZATI

Abbiamo rinnovato la richiesta di contrattazione per la distribuzione a livello regionale dei 324 passaggi autorizzati a C1 e per l’utilizzo dei 244 passaggi a B1.

 

CIRCOLARE 135/2011

Abbiamo chiesto conto all’Amministrazione rispetto alla nostra richiesta ufficiale inviata in data 4/10/2011. Ci è stato risposto che su tali argomenti la Legge 15/2009 (la Riforma Brunetta) prevede la sola informativa. Da parte delle altre organizzazioni sindacali nulla si è eccepito a proposito (alla faccia del fatto che Brunetta non è tra noi!!!). In ogni caso l’Amministrazione si è impegnata a rispondere ufficialmente alle nostre istanze nelle successive 48 ore (ne sono passate già 24…).

In attesa di valutare iniziative in merito, eventualmente anche di tipo legale, abbiamo comunque chiesto che tale riorganizzazione del servizio assuma carattere sperimentale e che ci siano momenti di confronto con le organizzazioni sindacali, con le modalità previste dal contratto collettivo, in merito alle ricadute sui carichi di lavoro, sulla produttività e sui servizi.

Manca del tutto l’azione formativa. Non è chiaro quale impatto possano avere tali scelte sull’utenza. Esiste il rischio di sottrarre professionalità e risorse dalle sedi di produzione, non essendo chiara la necessità numerica del progetto.

                                                                     

PRODUTTIVITA’

Nel corso della riunione ci è stata anticipata la volontà di rivedere il sistema della produttività ordinaria. Per quanto riguarda l’incentivazione, fermo restando l’istituto dell’anticipazione mensile, il nuovo sistema prevedrebbe verifiche trimestrali e saldo (positivo o negativo) al mese successivo, con conguaglio definitivo a febbraio dell’anno successivo. Nessun cambiamento, invece, per i progetti speciali.

Dal 2012, stante quanto affermato in videoconferenza ieri pomeriggio, scatterà il nuovo “indicatore di produttività” unico per tutti a livello nazionale e calcolato in ore.

Per quanto ci riguarda, non avremmo nessun problema a discutere di nuovi sistemi di calcolo della produttività se i piani di produzione fossero condivisi a tutti i livelli. Oggi non solo ci sono sconosciuti ma sono anche “cangianti” in modo unilaterale.

 

 

 

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