PROVE DI DITTATURA ALL'INPS. HANNO PAURA DEL CONFRONTO CON LA USB

Comunicato n. 39/16

In allegato l'ipotesi di CCNI 2016

Nazionale -

 

 

ANCORA UNA VOLTA IMPEDITA LA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA ALLA USB. Era già accaduto con la firma dell’ipotesi di contratto integrativo 2015, firmata mentre USB era impegnata nella preparazione della manifestazione “LIBERIAMO L’INPS” del 19 febbraio 2016, questa volta l’intera trattativa per l’accordo 2016 è durata poco più di un’ora e mezza. Tanto è bastato ieri pomeriggio a CGIL-CISL-UIL-CISAL per raggiungere l’intesa sul 2016, a otto giorni dalla ratifica del contratto integrativo 2015.

Rinviando ad un successivo comunicato il commento rispetto ai contenuti dell’ipotesi di contratto, che si allega, anche sulla scorta delle valutazioni che vorranno fare i lavoratori, vogliamo qui sottolineare che un tale comportamento certifica l’azzeramento definitivo della contrattazione nazionale, ridotta al conciliabolo preventivo che si svolge ormai con regolarità tra CGIL-CISL-UIL-CISAL ed il capo del personale in preparazione degli accordi, che arrivano al tavolo nazionale già confezionati. In tal modo si impedisce alla USB di poter esercitare il potere contrattuale.

E’ evidente ormai che è in atto il tentativo di isolare la USB, l’unico sindacato che all’INPS continua con coraggio e determinazione a difendere le funzioni dell’Istituto e la valorizzazione della previdenza pubblica, a denunciare illegittimità, ancora prima che queste assumano rilievo mediatico o giudiziario, rivendicando vera trasparenza negli atti amministrativi.

USB va isolata perché non governabile dal management dell’ente e CGIL-CISL-UIL-CISAL contribuiscono alla realizzazione di tale obbiettivo per ridimensionare la forza e il consenso che la USB sta sempre di più acquisendo tra i lavoratori. Far apparire la USB irrilevante, (tanto non firmano mai), risponde perfettamente a tale strategia.  

Ci chiediamo come la CGIL possa conciliare la campagna di sottoscrizione della “Carta dei Diritti”, dove si afferma che i contratti prima della loro approvazione debbano essere votati dai lavoratori, con la chiusura lampo del contratto integrativo 2016 dell’INPS, senza neanche il tempo di una telefonata a delegati, iscritti e lavoratori, senza un briciolo di vera contrattazione nel merito delle questioni.

Solo un accenno rispetto ai contenuti dell’accordo, in attesa di un successivo approfondimento. USB non aveva sottoscritto il contratto integrativo 2015 perché non c’erano risposte al mansionismo dei lavoratori delle Aree A e B. USB aveva chiesto che il contratto integrativo 2016 contenesse tali risposte, con attenzione anche ai colleghi già collocati ad A3 e B3, che al momento non hanno possibilità di passaggi al livello economico superiore. USB aveva chiesto per quei lavoratori un’indennità economica progressiva che li equiparasse ai B2 e C2. L’ipotesi di accordo sottoscritta in tutta fretta da CGIL-CISL-UIL-CISAL non contiene alcuna risposta per quei lavoratori, non dando al tempo stesso alcuna certezza agli altri lavoratori delle Aree A e B. Le insistenze della USB sono state respinte perché il tempo era scaduto, era già passata un’ora e mezza, e bisognava a tutti i costi sottoscrivere l’ipotesi del contratto integrativo 2016.

Non resta che la lotta.

LIBERIAMO L’INPS