Il PRESIDENTE CON LA TESTA NELLA NUVOLA (cloud)

Roma -

L'informatica in INPS è come una nave mantenuta in navigazione da un equipaggio misto che tenta di farla “rimanere a galla”.

I “comandanti”, che hanno voluto in questi anni un equipaggio misto, con un sempre maggiore aumento di consulenti, attivando i necessari controlli tardivamente stanno di fatto danneggiando i lavoratori di quelle società che lavorano in subappalto come se non bastasse già la nota precarietà e il mancato rispetto di diritti fondamentali di quei lavoratori.

L'informatica nell'INPS è, e sarà, sempre più ibrida, con una mescolanza di persone, piattaforme e soluzioni, infatti capita che per inseguire il cambiamento, in parte giustificato dal risparmio, si  decida di percorrere strade a dir poco avventurose.

E' esemplare il modo in cui si sta gestendo la questione della dismissione del Mainframe.

Il Mainframe è il “mezzo” attorno al quale si è sviluppato negli ultimi 40 anni il core business dell'Istituto ed è attualmente paragonabile ad un “frecciarossa” in corsa, pensato per correre sempre più veloce, non per rallentare, e pur avendo già trasferito molte procedure al di fuori del mainframe questo continua a correre ed a consumare risorse, per un motivo molto semplice: tutto ruota attorno al Mainframe.

Cosa comporterà allora far scendere i passeggeri dal “frecciarossa” e farli salire sui piccoli “vagoncini” con i quali vogliamo sostituirlo? e soprattutto, i voluminosi bagagli dei passeggeri, i dati dell'Istituto, come potranno trovare adeguata sistemazione nella nuova soluzione proposta?

Quale sarà “il vero costo” di questa operazione in termini di sicurezza ed integrità dei dati dell'Istituto?  Chi avrà il controllo dei dati?  come verranno utilizzati ?

Si deve risparmiare, e l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), ci impone (?) di non manutenere e potenziare gli elaboratori centrali, per “costringerci” così a migrare verso piattaforme X86, nell'ipotesi di  realizzare un risparmio, svincolandosi dal fornitore unico (IBM), per cadere poi nelle mani di un fornitore unico del servizio di cloud.

A chi giova lo smantellamento di un sistema che non più di vent’anni fa si proponeva come servizio per l’intera pubblica amministrazione, potendo garantire sicurezza e completezza dei dati della vita del cittadino ( chi ricorda i punti INPS presso i comuni d’Italia?)  A chi giova lo smantellamento della potenziale possibilità di incrociare i dati per combattere l’evasione fiscale, l’evasione contributiva?

La politica delle privatizzazioni sembra vincente i tutti i campi (scuola , sanità …) e quello che accade all’INPS segue la stessa logica e sembra che ci siamo scordati tutti che il nostro Istituto gestisce i soldi dei lavoratori che cercano di garantirsi un futuro dopo la vita lavorativa. Mettere in mano ai privati la gestione di quei soldi non garantirà maggiore efficienza e sicurezza.   

USB DCOSI