683 ASSUNZIONI ALL'INPS, UNA RISPOSTA PARZIALE. NE SERVONO 6.000 NEI PROSSIMI QUATTRO ANNI

Comunicato n. 25/17

In allegato il DPCM del 4 aprile 2017

Nazionale -

Pubblicato ieri sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica il DPCM del 4 aprile 2017, in attesa di registrazione alla Corte dei conti, con il quale si autorizza l’INPS ad attuare 683 nuove assunzioni in base alle cessazioni degli anni 2011-2012-2013.

Le assunzioni sono così ripartite:

-      103 C3 amministrativi idonei concorso pubblico;

-        30 C3 informatici idonei concorso pubblico;

-      125 C1 amministrativi idonei concorso vigilanza;

-          1 C1 amministrativo idoneo concorso pubblico;

-      365 C1 amministrativi procedure da bandire;

-        20 B3 mobilità in ingresso;

-        30 B2 mobilità in ingresso;

-          3 C3 inquadramento Comparto Scuola;

-          5 C2 inquadramento Comparto Scuola;

-          1 C1 inquadramento Comparto Scuola.

Pur valutando positivamente il parziale sblocco del turn over e la stabilizzazione definitiva del personale di area B in comando presso l’INPS, non si può tuttavia non rilevare che si tratti di un provvedimento assolutamente parziale che non fornisce alcuna rassicurazione sul funzionamento dell’Istituto negli anni a venire.

Ribadiamo l’esigenza di una norma in deroga che permetta l’assunzione di 6.000 lavoratrici e lavoratori nei prossimi quattro anni per dare continuità ai servizi, assicurare un futuro all’Ente e sgravare l’attuale personale degli eccessivi carichi di lavoro.

Inoltre, si continua a non affrontare il tema dei passaggi da un’area all’altra che interessano i lavoratori in servizio collocati nelle aree A e B, bloccati da anni  nell’area di appartenenza e costretti a svolgere mansioni superiori senza alcuna prospettiva di riconoscimento economico e professionale. Una situazione inaccettabile che va affrontata senza mettere la testa nella sabbia. Si cominci con l’utilizzare una parte delle 365 assunzioni a C1 da bandire per dare una parziale risposta al personale INPS di area B e poi si avvii un ragionamento con le organizzazioni sindacali sui possibili e necessari interventi per superare il mansionismo e offrire reali soluzioni ai lavoratori delle aree A e B. E ancora, dove sono finite le assunzioni in area B comunicate dall’Amministrazione al tavolo sindacale e che avrebbero dovuto riguardare gli idonei del concorso pubblico per B1 amministrativo? 

Continuiamo a ritenere che l’INPS abbia perso peso politico e contrattuale con il Governo. Ribadiremo in ogni occasione e con ogni mezzo la richiesta di 6.000 nuove assunzioni e la riattivazione dei passaggi di area.