ANCHE L’INPS PIANGE LE SUE VITTIME PER IL COVID-19 CI HA LASCIATO UNA COLLEGA DELLA SEDE DI TORINO CENTRO
(34/20) Il direttore regionale del Piemonte e il direttore provinciale di Torino alcune ore fa hanno dato la notizia della morte di Carmela, una collega della sede di Torino Centro, che da diversi giorni era ricoverata presso l’Ospedale Molinette perché positiva al coronavirus Covid-19 con grave insufficienza respiratoria. La collega ha lottato come ha potuto contro questo terribile nemico ma purtroppo alla fine non ce l’ha fatta.
Manifestiamo la nostra vicinanza alla famiglia, agli amici ed ai colleghi di Carmela, nella speranza che questo lutto, che ci accomuna nel dolore, sia anche di monito a tutti. L’immane tragedia che stiamo vivendo con la repentina diffusione del Covid-19 e le migliaia di vittime che ha già mietuto, deve essere contrastata con scelte drastiche ed eccezionali. Non basta vietare lo sport all’aperto oppure obbligare i cittadini a fare la spesa nelle vicinanze dell’abitazione. Non sono sufficienti gli appelli a restare a casa. Vanno bloccate tutte le attività pubbliche e private non indispensabili, accompagnando tale misura con interventi statali. Nel pubblico impiego vanno abrogate una volta per tutte le norme Brunetta antiassenteismo, come il taglio della retribuzione in caso di malattia e le differenti fasce di reperibilità rispetto al privato. Il diritto alla salute prima di tutto.
Le lavoratrici ed i lavoratori dell’Istituto si stanno impegnando al massimo per assicurare i servizi, anche se lontani fisicamente dagli uffici. Nessuno, al centro o a livello territoriale, deve ostacolare tale modalità lavorativa ed i rientri in sede devono essere disposti in via eccezionale e per assoluta necessità.
La battaglia contro il Covid-19 sarà più o meno lunga a seconda delle scelte che saranno adottate. La Cina ha tracciato una strada che è sufficiente seguire con determinazione. Per questo nel ricordo di Carmela e di tutte le vittime del coronavirus chiediamo il blocco totale di tutte le attività non indispensabili alla salute ed alla sopravvivenza dei cittadini. Restiamo a casa, ma per davvero.