ACCORDO DI PROGRAMMA 2013. RISPOSTE AI LAVORATORI DELL'AREA A e B
Comunicato n.30/13
Con questo comunicato si conclude l’impegno che ci eravamo dati, di fornire a tutti i colleghi una serie di documenti di analisi dei principali temi oggetto del CCNI 2012 e dell’Accordo di Programma 2013, per comprendere le ricadute delle decisioni prese con la firma tra l’Amministrazione, CISL e UIL, ed allo stesso tempo informare tutti anche sulle diverse ipotesi e sulle possibili scelte alternative avanzate dalla USB al Tavolo Nazionale.
L’ultimo argomento che affrontiamo è quello delle aspettative dei lavoratori delle aree A e B e delle risposte presenti nei due accordi.
MANSIONISMO
Nel corso dell’intero confronto al tavolo nazionale la USB aveva chiesto ripetutamente con determinazione di avviare, quantomeno, a soluzione l’ormai dilagante fenomeno del mansionismo, tramite:
· l’immediata emanazione dei bandi di selezione per portare tutti i lavoratori delle aree A e B nella rispettiva posizione apicale;
· un consistente aumento della retribuzione accessoria (SAP) per entrambe le aree finanziata con un diverso utilizzo delle risorse del Fondo Incentivante.
Come abbiamo già avuto modo di sottolineare nel precedente comunicato, il CCNI 2012 e l’Accordo di Programma, firmati da CISL e UIL, fissano in 420,00 euro annui l’aumento del salario di produttività dei lavoratori delle due aree, stabilendo però che tale importo venga di corrisposto con decorrenza Dicembre 2012. Quindi al momento solo per una mensilità, per un valore di 35,00 euro lordi. Una decisione derivante dal fatto che non si è voluto rimodulare l’utilizzo delle risorse del Fondo Incentivante e, per il 2012, non ci sono le risorse disponibili a coprire l’intero importo annuale per tutti gli oltre 6.000 lavoratori di INPS, INPDAP ed ENPALS, ancora inquadrati nelle due aree. Per poter erogare l’intera cifra prevista su base annua sarà quindi necessario verificare preventivamente le disponibilità del Fondo Incentivante del 2013, dopo aver comunque ricevuto l’approvazione del CCNI 2012 da parte dei Ministeri Vigilanti. Una serie di difficoltà che, prima di una firma in bianco sugli accordi, avrebbero dovuto spingere CISL e UIL a condividere le richieste della USB di conoscere con certezza le risorse disponibili per il 2013,che invece ancora oggi non è dato sapere, sostenendo anche l’invito rivolto all’Amministrazione di comportarsi come l’agenzia delle Entrate e pretendere dal Governo nuove risorse per finanziare il processo di integrazione, piuttosto che subire nuovi tagli. Se sul lato della retribuzione gli accordi siglati si sono così fermati ad una sola mensilità pari 35,00 euro lordi, ancora più fumosa e deviante è la parte dell’Accordo di programma relativa al riconoscimento dell’accrescimento professionale, leggi mansionismo, dove “le parti (CISL , UIL e Amministrazione) si impegnano a costruire un percorso formativo (sic!!) per una valutazione finalizzata al superamento di eventuali procedure di selezione (..) ed attivare tutte le più opportune iniziative sia in sede contrattuale che presso le funzioni ministeriali preposte, necessarie a superare gli attuali blocchi normativi/ contrattuali ai passaggi di area (..)”
Un linguaggio del tutto evanescente utile solo per dire NO alla richiesta della USB di inserire nel CCNI 2012 la data di emanazione dei bandi di selezione di sviluppo professionale per il pieno riconoscimento della professionalità acquisita con lo svolgimento delle mansioni superiori e per disattendere quanto previsto dall’accordo di programma 2010.
Proposta che, si badi bene, non aveva alcun vincolo normativo o contrattuale da superare, se non quelli posti al tavolo proprio da CISL e UIL a conferma di quanto già fatto, nel recente passato, in sede ARAN in occasione del rinnovo degli ultimi Contratti Nazionali di Comparto.
In quella occasione CISL e UIL, insieme alla CGIL, hanno respinto la proposta di superamento delle tre Aree in favore dell’AREA UNICA fatta dalla USB, con il risultato che migliaia di lavoratori A e B sono rimasti bloccati per oltre un decennio e continuano ancora oggi a restare intrappolati da quelle norme contrattuali sottoscritte proprio da chi dice di volerle superare.
Una situazione aggravatasi successivamente con l’intervento legislativo dell’ex ministro Brunetta, che ha inasprito ancora di più, i già stringenti vincoli contrattuali posti per il passaggio tra le aree, contro i quali CGIL,CISL,UIL non hanno speso una parola.
Quanto contenuto nel CCNI 2012 e nell’Accordo di Programma 2013 appare perciò come un tentativo di provare ad arginare la protesta montante dei lavoratori delle due aree A e B che si sono organizzati ed intendono riaprire con forza la vertenza del mansionismo.
La USB, convinta che sono maturi i tempi per risolvere alla radice il problema, intende invece sostenere fino in fondo le ragioni dei lavoratori espresse nelle numerose assemblee convocate nel territorio grazie alla fattiva collaborazione e sostegno delle RSU.
Per dare piena visibilità e forza a tale mobilitazione la USB ha quindi deciso di convocare il 14 maggio UN’ASSEMBLEA NAZIONALE SUL MANSIONISMO
LAVORATORI DELL’AREA A E B
PARTECIPATE
APPUNTAMENTO A ROMA , ORE 10.00,
PRESSO LA SALA DEL CINEMA FARNESE
-PIAZZA CAMPO DE’ FIORI
PER AVVICINARSI A PIAZZA FARNESE DALLA STAZIONE TERMINI AUTOBUS ATAC N.64 E 40 – SCENDERE ALLA FERMATA DI TORRE ARGENTINA