ACCORDO SENZA RISORSE
Comunicato n.28/13
Come fatto con i precedenti comunicati dedicati al Contratto Integrativo 2012, continuiamo ad illustrare gli accordi sottoscritti solo da CISL e UIL passando all’esame del cosiddetto Accordo di Programma per il 2013, con il quale si assumono una serie di impegni che ipotecano quanto si dovrà discutere al tavolo del Contratto Integrativo 2013, senza aver tuttavia definito e ricevuto tutte le necessarie garanzie sulle risorse che si renderanno disponibili per finanziare il Fondo Incentivante del 2013
Fondo unico che segnerà il passaggio alla piena integrazione tra i lavoratori INPS,INPDAP ed ENPALS.
Valga come esempio quanto previsto all’Art.34 dalla cosiddetta Sezione Comune del Contratto Integrativo 2012.
In tale articolo si stabilisce l’erogazione di una maggiorazione del salario di produttività per i 6.373 lavoratori inquadrati nelle aree A e B pari a 420,00 euro annui.
Tale riconoscimento si limita tuttavia al solo mese di Dicembre 2012, (circa 35,00 euro lordi) per una spesa di 223.055,00 euro, mentre l’intero importo che servirà annualmente dovrà essere finanziato con il Fondo Incentivante 2013, per il quale ancora oggi non c’è alcuna certezza.
L’Accordo di Programma è servito quindi principalmente a rinviare tutte quelle risposte che non si sono volute dare con il CCNI 2012, indicando una serie di impegni che si dovrebbero assumere nei mesi successivi.
Tra questi: “valorizzare il lavoro e l’impegno del personale addetto all’attività di consulenza al pubblico”; “ridefinire il ruolo dei “controller”; “valutare il riconoscimento economico per il personale formalmente assegnato alle attività del contenzioso dell’invalidità civile”; discutere la valorizzazione della figura dei geometri, dei periti edili e delle figure previste dalla normativa in materia di sicurezza”.
ARMONIZZAZIONE DEGLI ISTITUTI GIURIDICI
Un altro capito rilevante sulle buone intenzioni contenute nell’Accordo, che USB ha ricordato essere il lastricato verso l’inferno, è quello relativo all’integrazione soprattutto in tema di trattamento accessorio, dove si potrebbero determinare le sorprese più pesanti.
TEPPONE
Per consentire il processo di armonizzazione delle voci retributive derivanti dal salario accessorio, l’Accordo di Programma prevede la costituzione di un unico Trattamento Economico di Professionalità per i lavoratori delle 18 Direzioni Provinciali, dove è già stato avviato il processo di sperimentazione previsto dalla Circolare 31, esteso in questi giorni ad altre 5.
Quindi, solo per i lavoratori delle 23 Direzioni Provinciali coinvolte dal processo di sperimentazione si prevede di unificare una serie di voci fisse in un unico trattamento che “ricomprenda quegli istituti contrattuali oggi conosciuti come TEP, SAP e relative maggiorazioni, assegno di garanzia, indennità ex Art.23 ex gestione INPDAP, anticipazione del salario di produttività.”
Un riconoscimento economico già battezzato con il nome di TEPPONE che dovrebbe rimodulare tutte le voci citate, riallineandone il valore a quello più alto dell’ Art.23, riconosciuto nella ex gestione INPDAP su fasce distinte in base alle qualifiche.
In particolare, l’inserimento in questo nuovo TEPPONE dell’anticipazione del salario di produttività, riconosciuto in sede INPS (pari a 90,00 euro mensili), dovrebbe consentire il riallineamento verso il valore più alto dell’Art.23, ma comporta una pari riduzione del valore dell’incentivo ordinario riconosciuto fino ad oggi in INPS, mentre tutti i trattamenti incentivanti la produzione della ex gestione INPDAP erano già stati depurati dell’importo dell’Art.23.
TRATTAMENTI INCENTIVANTI LA PRODUZIONE
L’attenzione quindi si deve spostare verso l’armonizzazione dei trattamenti incentivanti, perché è su questo versante che si potrebbero determinare ricadute pesantissime.
Nell’accordo di programma siglato solo da CISL e UIL si stabilisce infatti che “l’erogazione degli acconti per incentivo e risultato,legate alle verifiche trimestrali dell’andamento produttivo, seguiranno le regole previste dai CCNI vigenti in INPS, con riferimento alle cadenze di pagamento di maggio, agosto e novembre, alla misura totale ed individuale degli acconti, ai parametri di produttività per la determinazione delle spettanze individuali.”
Dobbiamo chiarire in primo luogo che gli acconti si riferiscono al cosiddetto Progetto Ordinario, quello che per approssimazione si può equiparare al “Progetto Locale” nell’ex gestione INPDAP che, al contrario, veniva liquidato in unica soluzione in prossimità della chiusura contabile del Fondo.
La sorpresa più grande per i lavoratori dell’INPDAP arriverà tuttavia quando si scoprirà che “le regole previste dai CCNI vigenti in INPS” legano in modo stringente i trattamenti incentivanti alle presenze.
Ad esempio, gli acconti trimestrali citati sopra potranno subire tagli rilevantissimi in base alle assenze effettuate nello stesso periodo, che vengono immediatamente conteggiate ai fini economici e non consentono alcun recupero
Una modalità che i lavoratori dell’INPS già conoscono benissimo, ma che per i dipendenti ex gestione INPDAP sarà una vera e propria sorpresa, anche perché le battaglie sul Tavolo Nazione dei Contratti Integrativi INPDAP avevano sganciato almeno i compensi del “Progetto Locale” dalle ore di presenza ed oggi si torna indietro di 15 anni.
In ultimo, con l’accordo sottoscritto da CISL e UIL si stabilisce che “la misura totale ed individuale” dei trattamenti incentivanti sarà quella fissata nel CCNI vigente in INPS.
Si potrebbe allora determinare un riallineamento dei diversi compensi, fino a ieri riconosciuti in INPDAP sulla base delle qualifiche professionali, secondo le due fasce INPS (100 da C3 a C5 e 107 da A1 a C2), con pesantissimi tagli soprattutto per i profili più alti dell’ordinamento professionale.
Durante tutto il confronto, abbiamo chiesto più e più volte di sapere quali saranno le risorse del Fondo Incentivante Unico per il 2013, sottoponendo all’attenzione dell’Amministrazione e di tutti lavoratori le tabelle di comparazione tra le diverse retribuzioni accessorie a cui rinviamo.
Abbiamo ripetuto in continuazione che se non si vogliono scaricare i costi dell’Integrazione sulle spalle dei lavoratori del nuovo INPS, con un’inevitabile riduzione del trattamento accessorio, è necessario trovare nuove risorse, che abbiamo quantificato in oltre 45 Milioni di euro, senza considerare i costi di una revisione del sistema indennitario, che dovrà comunque essere fatta.
La risposta che ci è stata data al Tavolo Nazionale da parte della delegazione trattante, in occasione della sottoscrizione degli accordi tra l’Amministrazione, CISL e UIL, apre al contrario scenari inquietanti, visto che non solo si è affermato che non ci saranno nuove risorse, ma che nel 2013 sarà necessaria una profonda revisione di tutti gli istituti contrattuali e del loro relativo finanziamento.
Di fronte a questo scenario dove regna sovrana l’incertezza, invitiamo tutti i colleghi a partecipare in massa al referendum che la USB organizzerà nei prossimi giorni, come sua consuetudine, sull’ipotesi di Contratto Integrativo 2012 e sull’Accordo di Programma 2013.
Seguirà altro comunicato su mansionismo, performance produttività, mobilità, benefici assistenziali ed orario di lavoro.