Ai territori non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere

Roma -

AI TERRITORI NON FAR SAPERE QUANTO

   È BUONO IL FORMAGGIO CON LE PERE 

(01/24) Da sempre le Sedi territoriali e le Agenzie sono svantaggiate rispetto alla Direzione generale, non solo per le modalità lavorative o per i carichi di lavoro ma anche per le opportunità di attribuzione di determinati compiti retribuiti.  Ad esempio, gli incarichi di elevata professionalità sono assegnati solo in Direzione generale come se nei territori non ci fossero professionalità elevate meritevoli di attenzione e riconoscimento. A differenza di quei sindacati che nella Sede centrale usano un linguaggio e nei territori un altro, dosando le parole a seconda dell’interlocutore che hanno davanti, la USB ha una sola parola, al centro come nei territori. E le disparità di trattamento il sindacato di base dell’INPS le ha sempre denunciate, trovando spesso il sostegno di una parte consistente di lavoratori e lavoratrici della stessa Direzione generale, mentre per alcuni sindacati è bene che non si sappia troppo in giro quanto straordinario si possa fare in Sede centrale o quanti incarichi di posizione organizzativa siano assegnati per organizzare se stessi, quando nei territori si combatte con la cronica carenza di personale, con carichi di lavoro sempre più onerosi e con cittadini incattiviti che sfogano il loro risentimento verso chi svolge attività di front office.

Eclatante è quanto sta accadendo in queste settimane in Direzione generale, con CGIL-CISL-UIL che continuano a chiedere che si utilizzi l’intero capitolo di bilancio 8U1104079 relativo al benessere organizzativo dei lavoratori, pari a 50.000 euro per il 2023, per finanziare il pagamento dei parcheggi di nuova istituzione in prossimità degli stabili di Via Ciro il Grande e Via Liszt a Roma. Si veda a tale proposito la comunicazione in allegato, distribuita ovviamente solo in Sede centrale. I sindacati concertativi vorrebbero utilizzare le risorse destinate a livello nazionale per finalità diverse da quelle previste e solo per chi lavora in Via Ciro il Grande, penalizzando così non solo i territori ma anche i lavoratori della stessa Direzione generale assegnati ad altri uffici, come ad esempio quello di Via Beccaria a Roma, dove ha sede l’Avvocatura centrale dell’INPS. Dei problemi di parcheggio di quei lavoratori CGIL-CISL-UIL della Direzione generale non se ne fanno carico. E perché le lavoratrici e i lavoratori che utilizzano i mezzi pubblici per andare al lavoro non dovrebbero avere il rimborso dell’abbonamento o del biglietto visto che CGIL-CISL-UIL sostengono che gli oneri dei parcheggi non devono ricadere sui lavoratori? E perché un analogo trattamento non è richiesto per tutti i lavoratori a livello nazionale? O si sta facendo solo propaganda spicciola evitando di trovare soluzioni praticabili? Il Direttore centrale benessere organizzativo ha già risposto più volte intervenendo al tavolo sindacale che non è possibile utilizzare quelle risorse, primo perché destinate a finalità diverse da quelle dei parcheggi a pagamento e secondo perché insufficienti a coprire anche solo la spesa degli abbonamenti per i dipendenti della Sede di Via Ciro il Grande mentre il capitolo di bilancio riguarda tutti i dipendenti a livello nazionale, ma come un disco rotto CGIL-CISL-UIL della Direzione generale continuano a ripetere la loro proposta. E allora c’è da chiedersi cosa ne pensino gli iscritti a quegli stessi sindacati che lavorano nelle sedi territoriali: quante CGIL-CISL-UIL esistono? I delegati sindacali che rappresentano quelle sigle a livello territoriale come giustificano il comportamento dei loro colleghi di Direzione generale? I delegati RSU della Direzione generale eletti nelle liste di quei sindacati non provano alcuna difficoltà rispetto ai lavoratori di Via Ballarin, di Via Beccaria, che ugualmente dovrebbero rappresentare?

 

La USB, venuta a conoscenza a settembre 2023 della decisione del IX Municipio di Roma Capitale d’installare parcheggi a pagamento in aree limitrofe gli stabili della Direzione generale in Via Ciro il Grande e Via Liszt a Roma, si è mobilitata immediatamente con un presidio davanti all’Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale, riuscendo a bloccare temporaneamente il tracciamento delle strisce blu. Inizialmente la USB ha chiesto il ritiro della delibera approvata nel 2021 dal IX Municipio di Roma Capitale, nella quale si prevedeva il tracciamento di parcheggi a pagamento nelle aree immediatamente adiacenti la Sede di Via Ciro il Grande e quella di Via Liszt, ma il IX Municipio ha fatto presente di non avere la possibilità di recedere dal contratto sottoscritto con la SAET Srl, la società vincitrice dell’appalto, per non incorrere in pesanti penali e dovendo al tempo stesso applicare una sentenza del TAR che aveva disposto l’individuazione in ogni Municipio di Roma di aree da adibire a sosta a pagamento vigilata da operatori. L’unica opportunità d’impugnare la delibera e gli atti conseguenti era un ricorso da parte dell’Amministrazione INPS per far valere i contenuti del contratto di acquisto dello stabile di Via Ciro il Grande,  che prevedeva il mantenimento ad uso pubblico delle strade adiacenti lo stabile, ma l’INPS ha ritenuto che non ci fossero i presupposti per impugnare le decisioni del IX Municipio. A quel punto è iniziato un lungo confronto con il IX Municipio, la SAET Srl, l’INPS, le Organizzazioni sindacali e la RSU della Direzione generale, che ha visto la USB cercare  soluzioni compatibili con il contratto sottoscritto dal Municipio che salvaguardassero al tempo stesso l’interesse dei lavoratori. Per questo USB ha proposto la riduzione del numero di parcheggi a pagamento nei limiti del 20% previsto dal contratto e l’individuazione di una tariffa agevolata giornaliera di 1 euro, a fronte di quella prevista di 2 euro. Analoga proposta è emersa dalla RSU della Direzione generale con un pronunciamento a maggioranza. Invece di sostenere queste ragionevoli proposte, le altre organizzazioni sindacali sono apparse più preoccupate dal pensiero che potesse passare la proposta del sindacato di base, in perfetto stile Tafazzi. Così CGIL-CISL-UIL nella comunicazione che trovate in allegato attaccano la USB, senza nominarla perché questo è il loro “stile”, colpevole a loro dire di voler far pagare il parcheggio ai lavoratori mentre loro vogliono che la spesa la sostenga l’Amministrazione, ovviamente con i soldi del bilancio destinati a iniziative che dovrebbero riguardare tutti i lavoratori a livello nazionale. Bravi !!! Nel frattempo il IX Municipio, forte della frammentarietà e debolezza del quadro sindacale e della sostanziale arrendevolezza dell’INPS, è passato all’azione tracciando le strisce blu. Ora resta l’incognita della tariffazione e bisognerebbe fare fronte comune per ottenere una tariffa agevolata invece di trincerarsi dietro richieste insostenibili come quella avanzata da CGIL-CISL-UIL.