ANCORA SU FERIE RESIDUE CAPITOLO 2 – INTERESSATI SOLO ALLA PRODUTTIVITA’ / RIDUZIONE TASSI MUTUI E PRESTITI SOSPENSIONE RATE PER CORONAVIRUS

Roma -

(40/20) ANCORA SU FERIE RESIDUE

CAPITOLO 2 – INTERESSATI SOLO ALLA PRODUTTIVITA’

Abbiamo denunciato per primi l’insensata decisione dell’amministrazione centrale di obbligare i lavoratori a consumare le ferie residue in questo momento di arresti domiciliari forzati dovuti all’emergenza coronavirus. Ora anche altre organizzazioni sindacali sono intervenute sulla questione, certamente con meno titolo di noi visto che loro hanno firmato il CCNL che prevede i tempi di fruizione delle ferie imposti dall’amministrazione.

Il ragionamento sulle ferie forzate è molto semplice ma non ve lo dice nessuno. L’amministrazione si è fatta due conti ed ha visto che la stragrande maggioranza del personale è in smart working, quindi, con un sistema informatico che non regge alla mole di apparecchi collegati contemporaneamente da casa, è inevitabile che vi siano ripercussioni negative sulla  produttività. E’ inutile che il direttore generale rassicuri il personale a parole sul fatto che in questo momento non si sarà giudicati per la produttività se contemporaneamente dispone che siano consumate le ferie residue così da aumentare l’indice statistico di produttività. L’Istituto vuole far vedere che anche in emergenza riesce a mantenere standard elevati e così mette in ferie forzate i lavoratori per recuperare qualche punto in più a livello statistico. Della vita dei lavoratori non gliene frega niente e il direttore centrale risorse umane esegue senza battere ciglio. Il silenzio assordante del presidente in questa situazione pesa come un macigno. Ormai siamo abituati al fatto che si occupi anche di gestione e quando non lo fa i risultati si vedono.

Come fa il presidente ad andare in televisione a promettere che l’INPS risponderà in quindici giorni alle disposizioni di sostegno sociale e lavorativo emanate dal governo a seguito dell’emergenza sanitaria mentre chi gestisce l’Istituto spedisce i lavoratori in ferie? La mano destra sa cosa fa la sinistra oppure ognuno al vertice viaggia per proprio conto? Ribadiamo la richiesta di riconsiderare le disposizioni impartite sul consumo delle ferie residue permettendo di continuare ad andare in deroga a quanto previsto dal contratto e rifacendosi perlomeno ai tempi dettati dalla normativa di legge, anche e soprattutto per la tenuta del servizio. Quest’emergenza non passerà in fretta, purtroppo. Cosa si farà con le ferie estive, l’Istituto vorrà obbligare i dipendenti a prendersi quindici giorni di ferie 2020 per passarle a casa? Le ferie servono per recuperare il benessere psicofisico, questo lo scrive la stessa amministrazione. E allora si sia coerenti con quanto si sostiene!

 

RIDUZIONE TASSI MUTUI E PRESTITI

SOSPENSIONE RATE PER CORONAVIRUS

Nel nostro comunicato del 17 marzo avevamo annunciato che nella seduta dell’Ufficio di presidenza del giorno seguente si sarebbero prese importanti decisioni  riguardanti la sospensione temporanea delle rate di mutuo e la riduzione dei tassi di mutui e prestiti. In quella riunione ci risulta si sia parlato solo dei mutui dei dipendenti pubblici iscritti alla Gestione del Fondo Credito e Welfare, tanto è vero che ieri è stato pubblicato il messaggio Hermes N. 1377 con il quale si comunica la possibilità di sospendere per sei mesi il pagamento a chi versa il contributo dello 0,35%, sempre che l’emergenza sanitaria comporti un pregiudizio economico al richiedente o al suo nucleo familiare. Quindi la richiesta di sospensione deve essere avvalorata da una situazione di criticità economica riscontrabile e, inoltre, sui mesi di sospensione gravano gli interessi di mutuo che dovranno essere saldati successivamente.

Per quanto riguarda mutui e prestiti INPS ci risulta che gli uffici stiano lavorando e che le decisioni in merito potrebbero andare nella prossima riunione dell’Ufficio di presidenza, probabilmente in tempo per far chiedere la sospensione di mutui e prestiti a partire dal mese di aprile. Per noi è importante che sia messa all’ordine del giorno della riunione la riduzione del tasso d’interesse sia di mutui che di prestiti e che il periodo di eventuale sospensione per emergenza coronavirus non sia gravato da interessi. Inoltre, ribadiamo la richiesta che i provvedimenti che saranno decisi per i dipendenti sianovalidi anche per il personale in pensione. Il presidente nell’ultima riunione sull’emergenza in Sala Mancini presso la direzione generale disse ai sindacati che l’intervento su mutui e prestiti avrebbe trovato l’apprezzamento di tutti. Speriamo sia davvero così.