Non abbiamo dati ufficiali, ma da quelli segnalati dai nostri delegati territoriali, all’assemblea nazionale in videoconferenza tenuta dalla USB lo scorso 15 marzo, in collegamento dalla sala Aldo Moro della Direzione generale, hanno partecipato non meno di 5.000 lavoratrici e lavoratori dell’Ente.

Molti gli argomenti all’ordine del giorno trattati nella relazione introduttiva. Ampio spazio al mansionismo, ma non solo. Contratto collettivo, fermo al 2009, per il cui rinnovo le risorse sono ad oggi insufficienti anche solo a garantire gli 85 euro promessi nell’intesa siglata il 30 novembre scorso da governo e sindacati complici. Contratto integrativo 2017, incentivo, selezioni 2016, organico e assunzioni, carichi di lavoro, riorganizzazione, procedimenti disciplinari, tassazione sussidi straordinari, attività di credito e welfare, Vigilanza.

Dobbiamo mettere ancora a punto il meccanismo, modificare l’orario delle assemblee per permettere la più ampia partecipazione possibile, ma siamo convinti che lo strumento dell’assemblea in videoconferenza sia valido e ci permetta di mettere in contatto tra loro i lavoratori di tutte le sedi, con trasparenza, senza censure, come si è visto nel collegamento del 15 marzo. La prossima volta faremo in modo che gli interventi possano essere ancora più numerosi per dare spazio e parola a tutti. Quali altre organizzazioni sindacali oserebbero mettersi in gioco come fa la USB?

Sui singoli temi trattati torneremo con un prossimo comunicato. Organizziamoci con USB, diamo forza ad un sindacato realmente trasparente, che fa proposte, che lotta per raggiungere gli obiettivi, che si espone con coraggio denunciando le illegittimità commesse ai danni dell’INPS e della collettività. Rafforza USB con la tua iscrizione.