Assemblea intera giornata, grazie al nuovo contratto i lavoratori inps vanno indietro.

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ATTENZIONE!

ASSEMBLEA INTERA GIORNATA? NO BUONO!

I FIRMATARI RIDUCONO I DIRITTI DEI LAVORATORI DELL’INPS

(C 15/25)  Una delle tante novità negative portate dal CCNL Funzioni Centrali 2022-24 è l’introduzione di un limite massimo di ore di assemblea utili alla maturazione del buono pasto. Spieghiamo bene come stavano e come stanno adesso le cose. Fino a qualche mese fa, l’Inps considerava tutte le ore trascorse in assemblea – ai fini della maturazione del buono pasto - come equivalenti al servizio (ricordiamo che occorrono almeno sei ore di servizio, oltre alla pausa mensa, per avere diritto al buono). In caso di assemblea usufruita per l’intera giornata, l’Istituto applicava però un debito orario di trenta minuti, assurdo e ingiustificabile, pretendendo di fatto 30 minuti di lavoro gratis. Contro questa inaccettabile prepotenza, USB aveva intrapreso una lunghissima battaglia legale fino alla vittoria in Cassazione, con condanna dell’Inps al pagamento delle spese per lite temeraria e condotta antisindacale rilevata dalla corte. A seguito della sentenza, l’Istituto si è tardivamente ravveduto – pur senza restituire il pregresso maltolto – e da alcuni mesi, grazie a USB, chi fa assemblea per l’intera giornata ha diritto al buono pasto senza debito orario.

Troppo bello per essere vero? Proprio così: i sindacati firmatari non solo hanno accettato aumenti stipendiali ridotti ma hanno anche permesso l’introduzione del comma 4 dell’articolo 10 del CCNL, che riportiamo testualmente: “le ore di permesso per partecipare all’assemblea sono utili alla quantificazione della durata della prestazione ai fini dell’erogazione del buono pasto, nel limite di tre ore per ciascuna assemblea”. Chiariamo bene il concetto: prima di questo contratto tutte le ore di assemblea all’Inps erano considerate servizio e quindi utili alla maturazione del buono pasto; ora in un’assemblea la parte eccedente le 3 ore non concorre più alla maturazione e ne consegue che l’assemblea intera giornata non dà più diritto al buono pasto. 

Esempio pratico: assemblea di quattro ore e mezza. Un’ora e mezza non verrà considerata ai fini del diritto al buono. In caso di prestazione in quella giornata delle canoniche sette ore e dodici minuti di servizio, si perde il diritto al buono pasto (7h 12’ – 1h 30’ = 5h 42’). Servono in questo caso almeno 18 minuti in flessibilità positiva per ottenerlo.

Più l’assemblea è lunga e più è difficile starci dentro. Assemblea intera giornata? Niente buono pasto!

I firmatari hanno vanificato il risultato ottenuto da USB. Ogni cosa che fanno, ne sbagliano due. Tutto ciò che toccano si trasforma in una fregatura per i lavoratori. Poi alzano la voce e le sparano grosse per coprire la loro inettitudine ma i fatti parlano da soli. La norma peggiorativa che abbiamo illustrato non è ancora applicata all’Inps ma lo sarà a breve, probabilmente dopo le elezioni. Pigolano per chiedere l’avvio del CCNI 2025 e la convocazione del tavolo ma si guardano bene dal chiedere l’applicazione di questa norma.

E hanno pure il coraggio di chiedere l'esclusione dai tavoli di chi evidenzia i loro fallimenti. Con solo loro ai tavoli, per l'amministrazione sarebbe un banchetto di lusso e per i lavoratori la mensa dei poveri.

Ogni controparte vorrebbe dei sindacati così.

Se le bugie avessero le gambe, i comunicati dei firmatari farebbero il giro del mondo in mezz’ora.

Alle elezioni RSU del 14-15-16 aprile 2025 vota USB Pubblico Impiego.

 

Roma, 18 marzo 2025 (C 15/25)    USB Pubblico Impiego Inps