AUMENTA IL NUMERO DI DECESSI PER CORONAVIRUS ALL'INPS, USB: TUTTI A CASA E SENZA FERIE FORZATE
(35/20) Purtroppo il numero di decessi per Covid-19 continua ad aumentare anche all'INPS. Dopo Carmela, la collega di Torino di cui abbiamo scritto sabato scorso, questa mattina ci ha lasciato Francesco della sede di Latina, da giorni ricoverato con i sintomi dell'infezione da coronavirus, mentre questa notte è venuto a mancare Rosario, coordinatore del Centro medico legale di Bergamo. Ci uniamo al dolore dei colleghi che conoscevano personalmente i due lavoratori e dei quali apprezzavano le qualità umane e professionali e siamo vicini alle loro famiglie in questo triste momento.
Tutti i lavoratori della sede di Latina sono da giorni in quarantena ed aumentano purtroppo i casi di positività sintomatica al virus. Queste notizie ci inducono a ribadire con forza che tutti i lavoratori dell'INPS devono restare a casa e lavorare in modalità da remoto, utilizzando eventualmente il proprio smartphone se non si possiede un pc, come indicato dalla direzione centrale tecnologia informatica e innovazione. I rientri fisici in sede devono riguardare casi eccezionali ed effettivamente indifferibili. Il messaggio Hermes N. 1308 di ieri sera del direttore centrale risorse umane va in questa direzione e prolunga in modo automatico lo smart working per emergenza fino al 3 aprile, senza quindi la necessità di ulteriori autorizzazioni da parte dei dirigenti.
Ribadiamo che nessuno deve essere costretto a prendere ferie per restare lontano dalla sede di lavoro. No alle ferie forzate. Ripetiamo: se non ci sono apparecchiature informatiche disponibili e se non si è in possesso di un portatile o di un pc fisso è sufficiente farsi abilitare l'utilizzo del proprio smartphone. Nessun dirigente territoriale deve obbligare il personale a prendere le ferie. Segnalateci con immediatezza eventuali inadempienze all'indirizzo di posta usb@inps.it.
Restiamo a casa, combattiamo tutti insieme questa battaglia, senza alcuna retorica nazionalista, per favore, perché sarebbe davvero sconveniente nel momento in cui equipe di medici e sanitari provenienti dalla Cina, da Cuba e dalla Russia stanno aiutando il nostro sistema sanitario nazionale ridotto al collasso da decenni di tagli alla spesa pubblica.