BUONI PASTO IN SMART WORKING LA DECISIONE SPETTA ALL’AMMINISTRAZIONE

Nazionale -

(153/20)  Non c’è impedimento della Corte dei conti, non c’è ostacolo da parte del Ministero per la Pubblica Amministrazione al riconoscimento del buono pasto in lavoro agile. Il parere del Dipartimento della Funzione Pubblica del 28 agosto 2020, pubblicato sul sito del Ministero lo scorso 25 novembre, è chiaro e conferma il precedente indirizzo: a decidere se riconoscere o meno il diritto al buono pasto in caso di smart working sono le singole amministrazioni.

Non ci sono più scuse per l’INPS, nessun rischio per chi è chiamato a decidere. Si tratta di capire se c’è la volontà o meno di ripristinare il riconoscimento del buono pasto in lavoro agile a partire dal 15 settembre 2020. E la soluzione non è quella di chiedere un parere al Ministro perché l’On. Dadone si è già espressa.

Nelle settimane scorse abbiamo promosso una petizione per il ripristino del riconoscimento del buono pasto in smart working e abbiamo promesso che non avremmo allentato la presa fino al raggiungimento dell’obiettivo. E sarà così.

 

In base al parere del DFP sta agli organi di governo dell’INPS e alla tecnostruttura centrale decidere. Questo è il momento di far vedere alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Istituto la vicinanza vera dell’amministrazione e non solo quella declamata negli appuntamenti istituzionali, è il momento in cui attraverso il riconoscimento del buono pasto per il lavoro svolto da remoto si può ripagare in parte il personale dei sacrifici di questi mesi.

Chiediamo un immediato segnale al presidente, alla vicepresidente, ai consiglieri, alla direttrice generale, alla direttrice centrale risorse umane. Sbloccare il riconoscimento del buono pasto in smart working sarebbe un buon segnale in queste settimane che precedono le festività natalizie e di fine anno e contribuirebbe ad avvicinare l’amministrazione centrale al personale.