Cambi di profilo, Esperti di materia e Tutor: TUTTO RINVIATO
(25/20) Ieri si è tenuta una riunione del tavolo sindacale nazionale, tavolo al quale come sapete non è invitata la USB in quanto non avendo voluto firmare il CCNL del 12 febbraio 2018 a causa di quanto previsto dall’art. 7, comma 3, del contratto collettivo è esclusa dai tavoli aziendali, pur essendo attualmente il secondo sindacato all’INPS per rappresentatività.
Questi in sintesi gli argomenti e l’esito del confronto:
- Cambi di profilo RINVIATO
- Esperti di materia RINVIATO
- Tutor RINVIATO
Un bel risultato, non c’è che dire, ma analizziamo i singoli argomenti nel dettaglio.
CAMBI DI PROFILO
Non si è ancora raggiunto l’accordo perché le componenti sindacali vorrebbero che fosse possibile transitare in entrata ed in uscita in tutti i profili, compresi quelli di analista di processo e consulente della protezione sociale, istituiti appositamente per poter gestire il concorso pubblico direttamente e con tempi rapidi senza affidarsi al concorsone del Dipartimento della Funzione Pubblica.
Non si comprende questo accanimento, a meno che qualcuno non stia già pensando d’istituire una specifica indennità per questi due profili, magari in prossimità delle elezioni RSU per poter ottenere il voto dei colleghi assunti in tali profili. Dalle scelte fatte da qualche dirigente territoriale si comprende che si voglia valorizzare tali figure a scapito del restante personale. Noi siamo dell’idea che non bisogna precostituire corsie preferenziali, ma che si debba valutare il merito. Non è forse questo che ci stanno ripetendo con ossessione dal 2008 attuando invece scelte che vanno quasi sempre nel senso opposto?
ESPERTI DI MATERIA
C’è stato un alto numero di domande presentate, circa 4.000. L’Amministrazione, quindi, intende snellire le procedure e si è riservata di presentare una proposta in tal senso. Vale la pena ricordare che al personale delle Aree A e B è stato impedito di presentare la domanda, salvo poi chiedere loro di affiancare ed istruire i colleghi assunti con i recenti concorsi. La solita Amministrazione che non è disposta a riconoscere i meriti di chi se li è guadagnati sul campo.
TUTOR
L’Amministrazione ha preso tempo per poter individuare le figure professionali a cui riconoscere l’indennità prevista dal CCNI 2016 e confermata dai successivi CCNI. Siamo quindi ancora al punto che non si sa a chi riconoscere tale indennità? Ma stiamo scherzando?
L’assenza al tavolo della USB pesa e si vede ogni volta, ma l’ostracismo di CGIL-CISL-UIL impedisce ad un sindacato ampiamente rappresentativo di esercitare il proprio mandato. E’ un atto di arroganza che va ricordato ogni volta. E non ci vengano a dire che è una norma stabilita dal contratto o addirittura dalla legge. Non è così. Il testo unico del pubblico impiego, il D. Lgs. 165 del 2001 si limita a stabilire che sono i contratti collettivi ad individuare quali sono i soggetti sindacali che partecipano alla contrattazione integrativa. E’ quindi il contratto a stabilire chi deve partecipare e chi no al confronto aziendale. Perché CGIL-CISL-UIL non hanno mai voluto scrivere che hanno diritto a partecipare alla contrattazione integrativa le organizzazioni sindacali rappresentative? Invece hanno voluto sempre scrivere che bisogna firmare il contratto collettivo per essere ammessi ai tavoli aziendali, con la scusa che la contrattazione integrativa è solo l’applicazione del CCNL e, quindi, se non si è condiviso quello non si capisce che ruolo si possa avere nel confronto aziendale. Non è così e lo sanno bene. Spesso i contratti integrativi cercano di migliorare il CCNL e di mitigarne gli aspetti negativi. Perché, ad esempio, CGIL-CISL-UIL non hanno ancora voluto applicare all’INPS l’art. 78 del CCNL, che prevede il super incentivo individuale? E’ una norma che hanno sottoscritto, ma di cui conoscono bene la pericolosità. Rispondano a questo invece di rifugiarsi dietro le norme, i cavilli ecc. L’unità dei lavoratori si costruisce sui contenuti non con la burocrazia sindacale.