Cgil Cisl e Intesa pensano solo alla quarta area, ancora un rinvio per le progressioni verticali
(16/23) L'incontro sindacale di ieri, mercoledì 15 marzo, era partito bene e sembrava che potesse essere quello risolutivo. L'Amministrazione ha comunicato il probabile prossimo arrivo di ulteriori autorizzazioni per circa 1500 passaggi (oltre a quella per i 100 già disponibili) e la necessità di chiudere l'accordo velocemente per non bloccare i passaggi di area anche su un testo non esauriente ma migliorabile nel proseguo della trattativa per il rinnovo del CCNI. Esattamente quello che USB dice da mesi, nell'interesse dei mansionisti. Nel corso dell'incontro ulteriori osservazioni sindacali (ispettori di vigilanza, tecnici, sanitari e modifiche requisiti di accesso)* sono state recepite e il Capo del Personale ha dato ampie rassicurazioni per successive integrazioni, soprattutto in relazione alla quarta area chiesta a gran voce da molte organizzazioni.
Tutto ciò non è stato ritenuto sufficiente da CGIL, CISL e CONFINTESA, che si sono dichiarate indisponibili alla sottoscrizione di un testo che pur contenendo un impegno di un'esplicita previsione di famiglie professionali in quarta area, sia pure a posti zero nell'immediato, dimostrando, ancora una volta, un forte disinteresse nei confronti dei lavoratori di Area A e B. Il Capo del Personale è stato costretto ad equilibrismi per trovare una mediazione e si è impegnato a fornire un nuovo testo per la prossima settimana, mentre USB insisteva sulla disponibilità alla firma. Forse la pressione degli appetiti insaziabili di certi quadri sindacali potrebbe spiegare un tale comportamento di certe organizzazioni, che si traduce nell'ennesimo sberleffo ai mansionisti in attesa da decenni. Si dirà che una settimana in più - sempre che non vengano posti ulteriori ostacoli - non cambierà nulla, ma la mancanza di rispetto rimane e altri colleghi andranno in pensione senza il meritato riconoscimento dopo anni di lavoro sottopagato.
In certi casi la forma è sostanza.
*Modifiche proposte dalle OO.SS. alla bozza di accordo presentata ieri e accettate dalla delegazione trattante.
- Sanitari e tecnici – É stata accolta la richiesta di eliminare il termine supporto
- Requisiti di accesso alle famiglie - É stata eliminata la specifica di essere in possesso di “un titolo di studio di laurea triennale o magistrale nelle materie cui afferiscono le competenze tipiche della famiglia”
E’ stato chiesto che anche l’area della vigilanza, non presente nella tabella a pagina 5 della bozza di accordo, sia riconosciuta come famiglia professionale. L’amministrazione valuterà attentamente nei prossimi giorni.