Chi ha paura dello sciopero!?
Salute, istruzione, lavoro devono essere esclusivo appannaggio delle lobby private, così che chi non ha soldi rinunci a curarsi, a mandare i propri figli a scuola per poi immetterli in un mondo del lavoro che ha bisogno sempre più di schiavi siano essi operai, tecnici, impiegati, infermieri, vigili del fuoco, professori, medici.
Il Governo Renzi, con la sua proposta (ma la Giunta Rossi della PAT non è da meno) sul rinnovo del contratto nazionale (ben 5 euro lordi mensili di aumento)è un vero schiaffo in faccia a tutta una categoria di lavoratori.
Uno schiaffo condito da una campagna denigratoria nei confronti dei Pubblici Dipendenti; campagna mediatica che non ha precedenti nella storia del nostro Paese.
L’attacco al cuore del welfare comincia da lontano e si realizza con il mettere in discussione il ruolo dei lavoratori pubblici e le funzioni da essi esercitate nel diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, alla tutela delle condizioni di lavoro e, poi, passa attraverso l’ erosione dei diritti dei cittadini e dei lavoratori, la selvaggia esternalizzazione dei servizi e il progressivo impoverimento degli addetti ai lavori, sempre più ricattati sempre più ricattabili.
Salute, istruzione, lavoro devono essere esclusivo appannaggio delle lobby private, così che chi non ha soldi rinunci a curarsi, a mandare i propri figli a scuola per poi immetterli in un mondo del lavoro che ha bisogno sempre più di schiavi siano essi operai, tecnici, impiegati, infermieri, vigili del fuoco, professori, medici.
La risposta a tutto questo non può essere la solita passeggiata geriatrica prescritta dal Governo Renzi, quella che CGIL CISL e UIL propongono per l’ennesima volta al mondo del lavoro pubblico per il 28 novembre . Quella stessa che sfila il sabato tra i negozi del centro, stupendo solo turisti e pellegrini sulla capacità di mostrare i muscoli portando in piazza, magari in una splendida giornata di sole, decine di migliaia di pensionati reclutati sui pullman in giro per il Paese ! La logica che, forse, è meglio non disturbare troppo il manovratore, appartiene ad altri, non a noi.
La risposta che deve dare il Sindacato è una e una sola: lo sciopero generale, la mobilitazione generale.
A chi sostiene che lo sciopero è un’arma spuntata chiediamo di riflettere sul perché, ormai da anni, i Governi che si sono succeduti hanno messo in atto strategie per limitare, annullare o addirittura tentare di vietare il diritto di sciopero. (Arriva, mentre stiamo scrivendo, il comunicato stampa con la notizia che la Prefettura di Roma ha vietato lo svolgimento del corteo per lo Sciopero Generale!!!)
Se è vero che lo sciopero non fa più paura a nessuno … perché ne hanno tanto paura!?
L’USB continua a pensare che solo attraverso le lotte si difendono e si conquistano salario dignità e diritti per tutti.
USB Pubblico Impiego - Trento