C.I.E. 2008: PREMI INCENTIVANTI LEGATI ALLA VALUTAZIONE DELL'UTENZA E DELLA DIRIGENZA

Nazionale -

 

Come molti sapranno si è aperto ad anno ormai quasi scaduto il confronto sul C.I.E. 2008.

 

L’Amministrazione ha inserito nel testo  dell’ipotesi di accordo la corresponsione dei compensi incentivanti subordinati, nella misura del 35%, al soddisfacimento dell’utenza e  nella misura del 25% alla valutazione individuale affidata alla Dirigenza.

 

I compensi erogati con questi criteri sono previsti dall’Art.25 com.7 del CCNL 2006/2009 e devono essere finanziati dai risparmi di gestione per le spese del personale.

 

L’Art.25 com.7 CCNL 2006/2009 recita:

In via sperimentale (..) nell’ambito dell’erogazione dei compensi diretti ad incentivare la produttività collettiva ed individuale per il miglioramento dei servizi (..) la contrattazione integrativa prevede i seguenti criteri:

·        Grado di soddisfacimento dei cittadini e dell’utenza (..) a tal fine sarà destinato il 35 % delle risorse dei fondi per i trattamenti accessori (provenienti dai risparmi di gestione per le spese del personale)

·        Merito ed impegno individuale (affidato alla valutazione della dirigenza): a tal fine sarà destinato il 25% delle risorse dei Fondi per i trattamenti accessori, anche in questo caso provenienti dai risparmi di gestione.”

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IL PROBLEMA E’ CHE L’IMPORTO DEI RISPARMI DI GESTIONE E’ PARI A ZERO

 

Quindi, con l’unico scopo di introdurre da oggi in avanti quel sistema di valutazione (tanto caro a Brunetta ed ai firmatari del famigerato MEMORANDUM), l’Amministrazione, con l’approvazione delle altre OO.SS.,  senza aggiungere neanche un euro alle risorse del Fondo, sposta in modo truffaldino sotto la voce “risparmi di gestione” una parte delle  risorse storiche del Fondo Incentivante, fermo ai valori del 2004, risorse che potrebbero invece essere destinate a finanziare maggiori passaggi, indennità e quant’altro.

 

Già in occasione della firma del CCNL 2006/2009 la RdB ebbe modo di commentare negativamente l’Art.25, oggi se ne pagano pesantemente le conseguenze.

 

Costretti alla firma del CCNL 2006/2009 solo  per non essere esclusi dalla discussione del C.I.E., abbiamo chiesto oggi che almeno si mettano veramente a disposizione le risorse dei risparmi di gestione,  per incrementare le risorse del Fondo, (battaglia che la RdB sta conducendo dal 1999), e che al contrario non si continui con i giochi di prestigio.

Oggi, quelle stesse sigle sindacali che hanno firmato convintamente il CCNL 2006/2009, smentendo clamorosamente se stesse,  stravolgono il dettato dell’Art.25 e, rinunciando ancora una volta all’introduzione delle risorse provenienti dai risparmi di gestione, consentono all’Amministrazione di avviare il processo che porterà alla valutazione dell’Utenza e della Dirigenza.

Di fronte a questa situazione, e avendo come prospettiva il taglio ancora più pesante del fondo Incentivante per il 2009 (41.000. 000 di Euro per l’esattezza), la RdB ha posto una pregiudiziale per poter continuare il confronto.

Determinare veramente i risparmi di gestione o stralciare dal Contratto Integrativo qualsiasi riferimento all’Art. 25 ed al relativo sistema di valutazione che potrà essere utilizzato anche per i futuri percorsi di carriera.

 

La risposta negativa dell’Amministrazione, condivisa dalle altre sigle sindacali, non ha consentito alla RdB di continuare un confronto privo delle risorse stabilite dal CCNL2006/2009, firmato da tutti in sede ARAN.

 

Come giustificare la schizofrenia di CGIL,CISL,UIL che, almeno per ora, abbandonano il tavolo sul rinnovo del Contratto Nazionale in sede ARAN per la mancanza delle risorse necessarie, chiamando i lavoratori allo sciopero regionale, mentre in sede di C.I.E. INPDAP sono disposte a continuare un confronto altrettanto privo delle risorse necessarie?

 

Da questo momento in avanti scorreranno fiumi di inchiostro ed  un diluvio di illazioni per addebitare  alla RdB la responsabilità dell’eventuale mancato riconoscimento  dei compensi relativi all’attività di produzione e dei progetti locali, a partire dall’acconto di novembre.

Diciamo pertanto subito che, visti i risultati già raggiunti sul piano della produzione per il 2008, già rivendicati dalla RdB nel primo incontro con il Commissario Crescimbeni, i relativi compensi non possono e non potranno mai  essere messi in discussione, soprattutto da un’Amministrazione  che si presenta al tavolo a tempo ormai scaduto, salvo non voglia  incorrere in una vera  propria rivolta.

Non accettiamo ricatti da un’Amministrazione, che continua a restare immobile rispetto ai tagli del Fondo Incentivante per il 2009,  e non ci rendiamo disponibili, come CGIL, CISL,UIL, a firmare un accordo la cui principale caratteristica, rispetto alle risorse del Fondo Incentivante,  è quella di un vero e proprio falso in bilancio.

 

Anche la previsione di avviare nuovi percorsi di carriera e di affrontare il problema delle mansioni superiori,  temi  già previsti nell’accordo del 2007, per i quali la RdB aveva chiesto l’immediata attuazione, si è rivelata  del tutto inconsistente.

La parte normativa  infatti non fa altro che rinviare le decisioni ai  lavori di non meglio precisate commissioni paritetiche, di cui abbiamo già verificato nelle precedenti esperienze la completa inutilità, fissando ad esempio  la data  di decorrenza degli eventuali sviluppi economici al 1gennaio 2009, ovvero quando non ci saranno più le risorse per finanziarli, visti i tagli previsti al Fondo Incentivante.

Figuriamoci quanto ci vorrà per arrivare ad un accordo sulle mansioni superiori, già previsto nel C.I.E. 2007.

I percorsi di carriera e la questione delle mansioni superiori vengono infatti legate indissolubilmente alla revisione dell’Ordinamento professionale ed all’ennesima riorganizzazione dell’Istituto, secondo quanto previsto dai famosissimi lavori del Change Management (anche questo di lontana memoria), così come alla messa in esercizio del Nuovo Sistema Informatico.

Precisiamo per correttezza  che, su tali aspetti, il tavolo separato di RdB e CISAL ha strappato l’impegno almeno ad anticipare la decorrenza degli sviluppi economici al 1 gennaio 2008, su cui incombe comunque la difficoltà a trovare le risorse necessarie.

 

La RdB ha dato ampia dimostrazione di preveggenza e responsabilità, ed è proprio per questo che non è più disponibile ad accettare impegni fumosi, rispetto ad una reale  prospettiva  di peggioramento delle condizioni di lavoro e salariali.

 

Ci riserviamo ovviamente di approfondire i temi contenuti nel Contratto Integrativo nella parte normativa, che interviene con profonde trasformazioni anche sulla ridefinizione dell’Ordinamento Professionale, rinviando a successivi comunicati più specifici e di ritornare immediatamente al Tavolo Nazionale nel momento in cui le risorse previste dal CCNL 2006/2008 saranno rese veramente disponibili.

 

Prima di lasciare il confronto la RdB ha invitato ancora una volta l’Amministrazione a darsi una mossa sulla questione dei tagli del Fondo Incentivante per il 2009, invitandola a presentare al Governo un emendamento concordato con gli altri Enti del Comparto, senza lasciare ipocritamente questo compito ai deputati di quella stessa maggioranza, che contraddittoriamente  hanno votato ed approvato il decreto taglia Fondi.