COME AL SOLITO C’È CHI TENTA DI SEMINARE TERRORE FERMIAMO I SABOTATORI DI PROFESSIONE

Nazionale -

(22/21)  Subito dopo l’avvio della nuova iniziativa della USB per bloccare l’introduzione all’INPS delle schede di valutazione individuale sono partiti messaggi nelle chat di whatsapp da parte dei soliti sabotatori di professione. Vi riportiamo il testo di un messaggio che abbiamo intercettato.

Invito a tutti, anche se forse non ce ne è bisogno.

Chi volesse aderire alla provocazione lanciata da usb con l’inoltro alle mail dei vertici, rischia la sanzione disciplinare per utilizzo improprio della mail istituzionale, e mail bombing, arrivando (estremizzando) anche all’interruzione di servizio pubblico…

Come al solito i cosiddetti paladini dei lavoratori, poi mandano gli stessi lavoratori in prima linea esponendoli a rischi personali…

Abbiamo riportato il testo così come è stato scritto, in uno stentato italiano. È chiaro l’intento di terrorizzare le lavoratrici e i lavoratori dell’Istituto per farli desistere dall’aderire alla protesta promossa dalla USB. Il tema è: per fare un dispetto alla USB o per fare un favore all’amministrazione? Noi pensiamo che sia per entrambi i motivi. Sappiamo di essere un sindacato scomodo per chi vorrebbe che i lavoratori se ne stessero tranquilli e addormentati, magari a farsi la guerra gli uni con gli altri per un incarico di posizione organizzativa, per un’assegnazione temporanea, per avere più straordinari di altri, senza però disturbare un’amministrazione alla quale si deve permettere di attuare le proprie scelte senza troppi intralci. Vi siete chiesti perché solo la USB promuove vere forme di protesta mentre altri fanno i leoni solo sui volantini?

A poche ore dall’avvio dell’iniziativa di bombardamento postale, sono già diverse centinaia le mail recapitate ai rappresentanti dell’amministrazione. Si rischiano provvedimenti disciplinari? Vogliamo vedere l’INPS portare sul banco degli imputati migliaia di lavoratori per il solo fatto di aver partecipato ad un’iniziativa sindacale ed aver espresso democraticamente il proprio parere. Ad ogni buon conto di seguito riporto la mia personale mail inviata all’amministrazione. Se ci sarà un procedimento disciplinare io sarò il primo ad essere deferito all’Ufficio disciplina. Non abbiamo mai mandato i lavoratori allo sbando ma ci siamo sempre messi alla testa delle proteste che abbiamo promosso.

 

Da: Romagnoli Luigi
Inviato: giovedì 4 febbraio 2021 13:21
A: USB <usb@inps.it>
Cc: Tridico Pasquale <pasquale.tridico@inps.it>; Di Michele Gabriella <gabriella.dimichele@inps.it>; Sampietro Maria Grazia <mariagrazia.sampietro@inps.it>
Oggetto: R: NO ALLE SCHEDE DI VALUTAZIONE INDIVIDUALE

 

 

 

Luigi Romagnoli

DIREZIONE CENTRALE TECNOLOGIA, INFORMATICA E INNOVAZIONE

Area Canali, Portali e Collaboration

 

 

C’è un modo semplice per neutralizzare l’azione di quei sabotatori di professione che ufficialmente hanno la faccia per bene di bravi delegati sindacali ma che umanamente rappresentano la feccia del mondo del lavoro, servi delle amministrazioni e traditori dei lavoratori: bombardiamo di mail presidente, direttore generale, direttore centrale risorse umane. La mail da inviare vi è stata spedita dalla USB oggi alle ore 13:16. Seguite le istruzioni contenute nel volantino “REDDE RATIONEM” inviato immediatamente prima. Abbiamo tempo solo fino al 10 febbraio.

Se saremo in tanti, se riusciremo a fermare l’introduzione delle schede di valutazione individuale, non sarà un successo della USB ma un risultato ottenuto unitariamente dalle lavoratrici e dai lavoratori dell’INPS che si saranno battuti contro questa deriva vetero burocratica.

Se rinunciamo a prendere parola, ad intervenire quando è necessario, pensando di correre chissà quali rischi, rinunciando alle nostre ragioni, allora poi non lamentiamoci di quello che accade e, soprattutto, evitiamo di mettere indistintamente tutti i sindacati sullo stesso piano.