COME I POLLI DI RENZO TRAMAGLINO

Roma -

(114/20)  I sindacati dell’INPS assomigliano sempre di più ai polli di Renzo Tramaglino e continuano a beccarsi tra loro incuranti di andare al martirio. E’ la sensazione che abbiamo quando ascoltiamo interventi come quelli di oggi, in questo caso da parte di FLP e CONFSAL UNSA, che hanno chiesto la valutazione di un apposito titolo di studio (quale?) per l’accesso al profilo informatico nel percorso di mobilità tra profili avviato con il messaggio Hermes N. 2309 del 4 giugno scorso. A fare da baluardo a tanta scemenza è rimasta solo la USB, che puntualmente ribatte alle variopinte sortite di parte sindacale e datoriale.

Eh sì, perché anche la cosiddetta amministrazione non scherza. Ancora una volta siamo stati costretti ad ascoltare tesi che sostengono la possibilità di cambiare le regole in corso d’opera mascherandole da criteri adottati dalla Commissione. Quando nella vita lavorativa e non v’imbattete in una commissione cominciate a tremare, perché ci sarà sempre qualcuno che col candore della bella addormentata nel bosco sosterrà che si possono aggiungere vincoli e criteri ad un bando già pubblicato e ad un accordo sottoscritto. Lo dice la commissione, baby. Così, mentre il bando per la mobilità tra profili prevede che l’inquadramento nel nuovo profilo comporti la revoca della posizione organizzativa ricoperta in precedenza, la Commissione stabilisce che si debba rinunciare all’incarico prima di ottenere il cambio profilo e senza scriverlo da nessuna parte lo applica come criterio essenziale. E nel caso il lavoratore rinunci preventivamente all’incarico ma  non ottenga successivamente la mobilità nel nuovo profilo? Rimarrà gabbato due volte... ma non è che si può chiedere tutto a ‘sta povera commissione, i tre dirigenti centrali che la compongono ce la mettono tutta per mischiare le carte e alla fine pure loro vanno in confusione.

Eh sì, perché la confusione è tanta e tra gli effetti speciali esce fuori un’altra perla. Per la Commissione i lavoratori in part-time o in parziale distacco sindacale debbono assicurare una presenza prevalente in produzione per poter ottenere il cambio di profilo. E’ ovvio che anche questo criterio non è presente né nel bando né tantomeno nell’accordo sindacale del 30 aprile scorso relativo ai passaggi ad altro profilo. Una chicca inventata dalla Commissione che non trova giustificazione e che, nel caso dei distaccati sindacali, va anche contro le norme contrattuali che considerano l’attività sindacale come attività lavorativa, tanto da garantire al lavoratore in distacco sindacale l’intera retribuzione. Ovviamente i polli di Renzo Tramaglino si son guardati bene dal replicare alla cosiddetta amministrazione e solo la USB ha puntualizzato quello che ora stiamo scrivendo. Perché le sedute sindacali non vengono registrate???

La USB nel merito del prospetto presentato dall’amministrazione ha posto numerosi rilievi intervenendo in modo circostanziato, a differenza di altri che hanno liquidato l’argomento chiedendo un ulteriore aggiornamento. Ma si vuole fare o no questa mobilità tra profili? Da parte della direttrice centrale risorse umane c’è stata la disponibilità ad accogliere le domande di mobilità dai profili specialistici verso quello amministrativo, dal momento che questi non devono passare per il tavolo sindacale, puntualizzando che il passaggio da sanitario ad amministrativo potrà avvenire materialmente solo nel momento in cui entreranno in Istituto attraverso la mobilità i nuovi 65 infermieri professionali. La discussione sulla mobilità tra profili è stata aggiornata.

All’ordine del giorno dell’incontro c’erano anche le istanze di assegnazione temporanea. L’amministrazione ha dichiarato che saranno accolte quelle relative all’art. 42 bis (genitori di bambini inferiori a 3 anni) e alle diverse casistiche di Legge 104, previo imprescindibile parere positivo del dirigente. I lavoratori che otterranno l’assegnazione temporanea lavoreranno in sussidiarietà per la sede di provenienza. Le ulteriori 67 domande di assegnazione temporanea relative a varie problematiche saranno esaminate singolarmente sulla base di quanto rappresentato dai lavoratori.

Da parte nostra è stata ribadita la richiesta di accogliere tutte le domande di assegnazione temporanea senza vincolarle al parere del dirigente, poiché in tal modo si verificheranno esiti diversi a seconda della sensibilità dei singoli dirigenti, applicando ancora una volta lo stesso istituto in modo discrezionale. Ma i polli di Renzo Tramaglino continuavano a beccarsi tra di loro mentre gli addetti alla scrittura diffondevano come sempre editti e proclami poco veritieri e per nulla afferenti a quanto realmente accaduto. Per fortuna che da qualche parte c’è sempre una Commissione, baby.