(68/21) Il deputato del M5S Claudio Cominardi, ex sottosegretario al Ministero del Lavoro nel Conte I, da tempo convinto sostenitore della cancellazione del ruolo ad esaurimento degli ispettori di vigilanza INPS e INAIL, nella serata di ieri ha pubblicato sui social la notizia dell’approvazione da parte dell’XI Commissione Lavoro di una risoluzione per l’adozione di una strategia nazionale per la sicurezza sul lavoro, che impegna il Governo tra le altre cose a:

“superare le disposizioni di cui all’articolo 7, comma 1, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149, relative al ruolo ad esaurimento del personale ispettivo dell’INPS e dell’INAIL, nonché riportare in capo ai due istituti l’autonomia e le competenze con riferimento al relativo personale ispettivo, nel quadro del coordinamento assicurato dall’ispettorato nazionale del lavoro”.

Nella stessa giornata il question time di Guglielmo Epifani, le dichiarazioni di Claudio Cominardi e l’approvazione della risoluzione dell’XI Commissione Lavoro indicano che i tempi sono maturi perché la politica riconsideri scelte che la USB ha ritenuto da subito sbagliate e contro le quali si è battuta senza esitazione.

I luoghi del confronto e delle decisioni in merito alle funzioni della Vigilanza INPS e INAIL sono il Ministero del Lavoro e il Parlamento: è lì che bisogna andare per cercare di ottenere un risultato che oggi sembra diventato possibile.

Sbaglia chi continua a “menare il can per l’aia” rivolgendosi agli organi dell’INPS come se il problema potesse essere risolto all’interno dell’Istituto, dimostrando di avere una visione prettamente aziendalista e limitata.