Comunicato assemblea lavoratori INPS Trento
Non accettiamo che qualcuno si nasconda dietro la tesi artificiosa che la situazione di vessazione a cui sono sottoposti i lavoratoti in produzione sia frutto non di scelte precostituite a tavolino, ma di una contrapposizione, mai esistita, fra personale INPS regionale e provinciale.
I lavoratori e le lavoratrici dell’INPS di Trento riuniti in assemblea in data odierna dopo un’ampia discussione sulla situazione venutasi a creare all’interno della sede Provinciale Trentina intendono richiamare l’attenzione di USB Nazionale sui fatti che ormai, senza ombra di dubbio, dimostrano che persiste una forte discriminazione verso i lavoratori che si attivano contro il mal funzionamento della propria Sede. Questa Direzione a fronte della continua emorragia di personale e l’aumento dei servizi, anche di carattere provinciale, ha risposto con l’aumento dello sfruttamento e delle pressioni psicologiche sui lavoratori in produzione, anziché affrontare il problema attraverso la richiesta di maggior organico e l’attivazione della sussidiarietà con il personale regionale. Da tempo i lavoratori e delegati RSU di USB stanno denunciando questa situazione ad ogni livello dell’organizzazione dell’Istituto anche con iniziative pubbliche, denunce che purtroppo sono rimaste inascoltate da quanti avrebbero dovuto intervenire a tutela della propria organizzazione interna e dei propri dipendenti. L’assemblea ritiene importante che USB Nazionale sostenga la mobilitazione dei lavoratori trentini nella richiesta di rivedere l’impianto complessivo dell’INPS in Trentino Alto Adige, dove solo la Provincia di Bolzano gode di fatto di un’autonomia e può attivarsi per aumentare il proprio organico, svincolandosi dalla Sede Regionale. Non accettiamo che qualcuno si nasconda dietro la tesi artificiosa che la situazione di vessazione a cui sono sottoposti i lavoratoti in produzione sia frutto non di scelte precostituite a tavolino, ma di una contrapposizione, mai esistita, fra personale INPS regionale e provinciale. Questa interpretazione non solo ha distolto l’attenzione sui problemi reali, ma ha portato linfa a questo sistema di potere sindacale/dirigenziale che da tempo sta governando i rapporti interni all’Istituto. Un sistema che ha determinato un aumento esponenziale del carico di lavoro, dello sfruttamento e delle forme di pressione dei lavoratori in produzione (vedi spostamenti artificiosi, provvedimenti disciplinari, task force, ecc). Mentre diminuisce il personale della sede Provinciale di Trento continua ad aumentate il personale regionale adibito al supporto e le Posizioni Organizzative, questo a scapito delle condizioni di lavoro, ma anche della qualità del servizio offerto ai cittadini. Infatti nonostante le affermazioni di qualche dirigente, anche sindacale, le file di utenti agli sportelli sono in aumento, ed i tempi di attesa si sono allungati considerevolmente per molte prestazioni. Per risposte altamente qualificate all’utenza e salvaguardare l’immagine dell’Istituto l’assemblea suggerisce di mandare agli sportelli le figure indennizzate considerate maggiormente esperte degli uffici, i responsabili delle P.O. e Agenzie. USB Trentino, su mandato dell’assemblea dei lavoratori, si farà carico di denunciare pubblicamente sia alla stampa locale che alla Procura della Repubblica questa grave situazione all’interno dell’INPS della Sede Provinciale, proclama lo stato di agitazione dei lavoratori invitando USB Nazionale ad attivarsi per un incontro rapido e risolutore con il Presidente Tito Boeri e il Direttore Generale, Gabriella Di Michele. In assenza di fatti e/o di chiare risposte alle problematiche sopra richiamate, anche al fine di fornire tutela ai lavoratori, l’assemblea da mandato alla RSU USB di Trento di attivare tutte le iniziative che si rendessero necessarie.
Mozione approvata all’unanimità