CONCORSI - PASSAGGI - POSIZIONI

Comunicato n. 50/09

Nazionale -

 

CONCORSI PUBBLICI, AUTORIZZANO I BANDI MA NON LE ASSUNZIONI. A CHE SERVE?

 

Ancora un blocco delle assunzioni da parte del governo, lo ha previsto la manovra economica estiva che anticipa la Finanziaria 2010. Finché le amministrazioni pubbliche non garantiranno alle casse dello Stato i risparmi chiesti dall’esecutivo, non si potrà assumere nuovo personale, anche se selezionato con concorsi già autorizzati. E’ necessaria un’immediata verifica con l’amministrazione, per conoscere le capacità dell’Istituto di ottemperare a quanto richiesto ed i relativi tempi. E’ altrettanto necessario un cambiamento delle regole sulle assunzioni, per snellire gli attuali passaggi burocratici legati alle autorizzazioni e restituire autonomia agli enti, mantenendo un controllo sulle capacità di spesa. Solo  colmando i vuoti in organico con nuove assunzioni si può assicurare un futuro ad un ente come l’INPS, che ha il personale con un’età media che supera i cinquant’anni.  

 

 

PASSAGGI A C1, IL CONCORSO FANTASMA.

 

Il blocco delle assunzioni determina anche il blocco dei passaggi di area a C1, relativi alle selezioni interne bandite nel 2008. Ricordiamo, infatti, che i passaggi di area sono considerati nuove assunzioni e necessitano dell’autorizzazione dei ministeri vigilanti sia per l’emanazione dei bandi sia per l’attribuzione del nuovo livello economico. Le graduatorie a C1, a nostro avviso, devono comunque essere pubblicate al pari delle altre, in attesa dell’autorizzazione.

 

E’ in ogni caso inaccettabile che l’Ente non abbia l’autonomia di espletare selezioni interne e di riconoscere la crescita professionale dei dipendenti. La rabbia, che sicuramente i lavoratori interessati proveranno di fronte ad un atto palesemente vessatorio, deve trasformarsi in capacità di determinare una forte mobilitazione che costringa l’amministrazione ad affrontare seriamente il problema del mansionismo ed il governo ad autorizzare i passaggi.

 

 

POSIZIONI ORGANIZZATIVE, C’E’ UNA GRADUATORIA DA RISPETTARE.

 

Da tempo abbiamo denunciato il pericolo di un’assegnazione arbitraria e completamente discrezionale delle posizioni organizzative messe a concorso all’indomani delle selezioni interne. Alcuni direttori regionali hanno dichiarato apertamente che sceglieranno chi vorranno tra i candidati, indipendentemente dall’ordine di graduatoria del concorso a C4. E non è certo un buon inizio. La CGIL oggi si raccomanda di scegliere i più meritevoli ma, paradossalmente, è stata proprio la scelta di attribuire le posizioni organizzative anche ai C3, voluta con caparbietà dalla stessa CGIL nel contratto integrativo 2006, ad avere aperto la strada ad una possibile, eccessiva discrezionalità.

 

Per l’attribuzione del passaggio a C4 si è svolta una prova selettiva, criticabile quanto si voglia, ma trasparente ed oggettiva. Per l’attribuzione delle posizioni organizzative, invece, ci si affida ad un colloquio che può determinare scelte non supportate da atti oggettivi. Avremmo voluto che la graduatoria a C4 fosse in qualche modo vincolante nell’attribuzione delle posizioni organizzative, ma così non sarà, grazie agli accordi sottoscritti dalle altre organizzazioni sindacali. Non ci convince nemmeno l’importanza che si è data all’esperienza maturata nel processo messo a bando: stiamo cercando esperti di materia o funzionari in grado di gestire con capacità gruppi di lavoro, di organizzare l’attività lavorativa ed affrontare con competenza situazioni di criticità?

 

Le posizioni organizzative non dovrebbero essere attribuite a vita, ma verificate periodicamente e ritirate nei casi necessari. Finora tale possibilità è rimasta solo sulla carta, mentre una seria verifica sulla base di dati oggettivi avvierebbe un processo virtuoso che assicurerebbe maggiore funzionalità e trasparenza.

 

Vigileremo, per quanto ci sarà possibile, ad ogni livello, per impedire abusi e denunciare ogni scelta che possa apparire viziata da eccessiva discrezionalità o clientelismo.